Abbiamo visto che Zero tralascia di citare l'opinione professionale di un progettista delle Torri Gemelle, preferendo citare le parole di un morto che non può difendersi dalla manipolazione delle sue affermazioni.
La scelta poco obiettiva dei pareri prosegue: si vede che per Zero contano di più le parole di Steven Jones (immagine qui sotto), che non è un progettista delle Torri, non è un ingegnere strutturista, ma è semplicemente un professore di fisica presso la Brigham Young University, nello Utah, e quindi non sembra particolarmente qualificato per dare un parere tecnico sul comportamento strutturale di un edificio. Eppure gli viene dato, qui e in seguito, ampio spazio per esporre le sue teorie cospirazioniste:
0:06:20. STEVEN JONES: The towers were very solidly built, it's like a tree. You see, when you bend it you have all these fibers in the tree, but they're interconnected, so the tree bends... it can abs... it can handle that motion.
TRADUZIONE:
Le Torri erano molte solide, è come un albero. Vedete, quando un albero si piega ci sono tutte queste fibre, ma sono connesse tra loro, così l'albero si piega... può assorbire... può piegarsi in quel modo.
Il paragone è quanto mai scorretto, perché omette il fatto assolutamente non trascurabile che le "fibre" delle torri furono tranciate dagli impatti. La struttura delle torri era quindi tutt'altro che integra e non era in grado di assorbire i carichi straordinari che le sarebbero gravati addosso a causa dei cedimenti e indebolimenti indotti dagli incendi.
C'è di più. Steven Jones dimentica che gli alberi sono strutture piene: le Torri Gemelle, invece, avevano un nucleo centrale e un perimetro che reggevano la struttura, ma il resto era cavo (ovviamente, perché ci dovevano lavorare dentro le persone). Il 95% del volume delle Torri era spazio vuoto. Il paragone è del tutto ridicolo: immaginate di scavare un albero togliendone il 95% del legno e chiedetevi come si comporterebbe.
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