English abstract: A comprehensive list of events and documents in which Al Qaeda, Osama bin Laden and/or their associates have publicly claimed responsibility for the 9/11 attacks or shown direct ties to the 19 hijackers, which conspiracy theorists often deny, attempt to downplay or claim to be fakes. Links are also provided to the English and Italian transcriptions and translations of the video claims and to the exhibits of the Zacarias Moussaoui trial.
Dall'11 settembre del 2001, la responsabilità di Al Qaeda e di Osama bin Laden nell'organizzazione e nella conduzione degli attacchi è stata ampiamente dimostrata sia dagli elementi probatori acquisiti nel corso delle indagini (la stragrande maggioranza dei quali è elencata ed è liberamente consultabile tra gli atti del processo Moussaoui), sia da una serie di ammissioni, confessioni e rivendicazioni fatte dagli stessi organizzatori.
In questo articolo cerchiamo di riassumerle e ricostruirle, allo scopo di fornire un quadro chiaro e di rapido accesso alle fonti relative a questi aspetti, spesso poco noti.
I link fanno spesso riferimento a risorse esterne, ma ne abbiamo copia in archivio. Preghiamo quindi i lettori di segnalarci eventuali link non più funzionanti, che sostituiremo con le copie locali.
1) Settembre 2001: Osama bin Laden nega il proprio coinvolgimento
Il 17 settembre 2001, Osama bin Laden fa pervenire all'emittente Al Jazeera una propria dichiarazione:
"Il governo degli Stati Uniti mi ha sistematicamente accusato di essere il mandante ogni volta che i suoi nemici l'attaccano. Vorrei assicurare al mondo che io non ho pianificato i recenti attacchi, che sembrano essere stati pianificati da persone per motivi personali. Vivo nell'emirato islamico dell'Afghanistan e seguo le regole dei suoi capi. Il capo attuale non mi permette di effettuare operazioni di questo genere."
CNN: Bin Laden says he wasn't behind attacks
2) Settembre 2001: Osama bin Laden nega ancora
In una intervista pubblicata il 28 settembre 2001 da The Daily Ummat, uno dei principali giornali in lingua urdu di Karachi, Osama bin Laden nega ancora una volta di essere coinvolto negli attentati:
"Ho già detto che non sono coinvolto negli attacchi... la religione islamica proibisce di colpire donne, bambini e persone innocenti... gli USA dovrebbero cercare i responsabili degli attacchi nel loro interno, gente che è parte della società americana ma dissente da essa, oppure gente che appartiene ad altre strutture, persone che vogliono fare di questo secolo un secolo di guerra tra l'Islamismo e il Cristianesimo... può essere stato chiunque, dalla Russia a Israele, dall'India alla Serbia. Persino negli stessi Stati Uniti ci sono una dozzina di gruppi ben organizzati ed equipaggiati, in grado di causare distruzioni su larga scala. E non dimentichiamoci degli ebrei, che odiano Bush sia dalle sue elezioni in Florida e vorrebbero vendicarsi contro di lui...”
Daily Ummat (traduzione in inglese pubblicata da Just Response Network): Who was behind 9/11? – an interview with Osama Bin Laden
È interessante notare che l'inizio della risposta militare statunitense (attacco all'Afghanistan, il 7 ottobre 2001) si colloca a dividere le smentite iniziali dalle rivendicazioni. Questo è compatibile con uno scenario in cui Osama bin Laden cerca di evitare che il regime talebano che lo ospita subisca la distruttiva reazione americana, ma una volta che questo tentativo è fallito, non c'è più ragione di continuare a negare.
3) Ottobre 2001: il proclama su Al Jazeera, prima generica rivendicazione
Nei primi giorni di ottobre, Osama bin Laden diffonde su Al Jazeera un video (a sinistra ne è mostrato un fotogramma) in cui fa una prima generica e parziale rivendicazione degli attentati dell'11 settembre, attribuendoli non specificamente a sé ma a "una piccola avanguardia di musulmani", e incita i fedeli alla guerra contro gli Stati Uniti e contro l'Occidente.
La Repubblica: la Jihad di Bin Laden
La Repubblica: il testo del proclama (in italiano)
"Dio ha benedetto una piccola avanguardia di musulmani, la prima linea dell'Islam, affinché distruggessero l'America."
MidEastWeb: il testo del proclama (in inglese)
4) Ottobre 2001: video propaganda di Bin Laden
Dei giornalisti del Sunday Telegraph riescono a visionare un video girato da Osama Bin Laden e destinato a essere diffuso come materiale propagandistico. Secondo i giornalisti, nel video Osama ammette la responsabilità di Al Qaeda negli attentati, dichiarando che le Torri Gemelle erano obiettivi legittimi. La notizia viene diffusa nella prima decade di novembre 2001. La CNN trasmette il filmato e pubblica una trascrizione e traduzione a febbraio 2002.
La Repubblica: "Il nostro è un terrorismo buono"
"Se vendicare l'uccisione della nostra gente è terrorismo, allora la storia testimonierà che siamo terroristi. Sì, noi uccidiamo i loro innocenti, e ciò è legale dal punto di vista religioso e logico."
BBC: Bin Laden 'confesses to terrorism'
Sunday Telegraph: Bin Laden, Yes I did it
CNN: Bin Laden's sole post-September 11 TV interview aired
CNN: trascrizione e traduzione integrale del video
5) Novembre 2001: intervista a Bin Laden
Nel novembre del 2001, Osama Bin Laden rilascia un'intervista a un giornalista pakistano, Hamid Mir. Nell'intervista, registrata l'8 ottobre 2001, non ci sono ammissioni di responsabilità: Osama glissa sulla paternità degli attacchi, ma li giustifica e li approva.
La Repubblica: "America devi arrenderti"
Dawn: l'intervista integrale (in inglese)
6) Novembre 2001: il video di Kandahar
Alla fine del 2001, nel corso delle operazioni militari in Afghanistan, viene rinvenuta una videocassetta che riprende un incontro avvenuto nel mese di novembre tra Osama Bin Laden ed alcuni seguaci. Nel corso dell'incontro, il leader di Al Qaeda spiega numerosi dettagli relativi all'organizzazione degli attentati. La notizia viene rivelata il 9 dicembre del 2001 e il video viene reso pubblico il giorno seguente.
L'autenticità del video è stata messa spesso in dubbio mediante la presentazione di fotogrammi di bassissima risoluzione, se non volutamente manipolati, di modo che Osama Bin Laden non fosse riconoscibile. A sinistra mostriamo un fotogramma ricavato dal filmato originale, nel quale il capo di Al Qaeda è chiaramente riconoscibile.
La Repubblica: "Ecco il video shock di Osama" (articolo e foto)
La Repubblica: "La trascrizione del video" (in inglese, testo); "La trascrizione del video" (in italiano, testo)
"(...incomprensibile...) abbiamo calcolato in anticipo il numero delle vittime fra i nemici, quelli che sarebbero stati uccisi in base alla loro posizione nella torre. Avevamo calcolato che i piani che sarebbero stati colpiti sarebbero stati due o tre. Io ero il più ottimista di tutti. (...incomprensibile...) vista la mia esperienza in questo campo, pensavo che il fuoco sprigionato dal carburante dell'aereo avrebbe fuso le strutture di ferro dell'edificio e avrebbe fatto crollare la zona colpita dall'aereo e i piani sovrastanti. Questo è ciò che speravamo."
"Tutto quello che sapevano i fratelli che hanno portato a termine l'operazione era che era un'operazione per il martirio. Abbiamo chiesto a ciascuno di loro di andare in America, ma loro non sapevano nulla dell'operazione, nulla di nulla. Ma erano addestrati e noi non abbiamo rivelato nulla dell'operazione fino a quando furono là, proprio prima che si imbarcassero sugli aerei."
7) Dicembre 2001: video di bin Laden trasmesso da Al-Jazeera
Osama benedice gli attacchi ("tre mesi dopo i benedetti attacchi contro l'ateismo mondiale e il suo leader, l'America...") e li loda ("il terrorismo contro l'America è lodevole"). Descrive i dirottatori: "Quindici giovani sono usciti dalle due sacre moschee [l'Arabia Saudita]. Altri due venivano dagli Emirati Arabi. Mohammad Atta dall'Egitto. Un altro, Ziad al Jarrah, dal Levante. Tutti i 19 studenti che hanno portato a compimento gli attentati negli USA erano stati addestrati in mezzo al nemico."La Stampa del 28/12/2001, con testo integrale del discorso.
8) Marzo 2002: video di Bin Laden e Al-Zawahri
In un video rilasciato ad Al Jazeera (a sinistra), Osama Bin Laden è seduto a fianco di Al-Zawahri, suo consigliere spirituale, che con riferimento agli attacchi dell'11 settembre li definisce "una grande vittoria".
Nello stesso video viene mostrato il proclama di martirio di Al-Haznawi, uno dei dirottatori. Alcuni elementi lasciano ritenere che il video sia stato girato alcuni giorni prima del 27 marzo 2002.
CBS News: "Bin Laden Video recent?"
9) Aprile 2002: l'intervista di Khalid Sheikh Mohammed a Yosri Fouda
Yosri Fouda, capo redattore di Al Jazeera, intervista Khalid Shaikh Mohammed e Ramzi Binalshibh, rispettivamente organizzatore degli attentati dell'11 settembre 2001 e responsabile dei collegamenti tra Al Qaeda e Atta, capo dei dirottatori.
L'intervista viene pubblicata nel libro "Masterminds of Terror" scritto da Yosri Fouda e da Nick Fielding (reporter del Sunday Times), nel quale sono incluse anche interviste ai parenti dei dirottatori.
Il libro è stato pubblicato anche in Italia, con il titolo "Le menti criminali del terrorismo" (Newton & Compton Editori, ISBN 88-8289-998-5).
Nel corso dell'intervista, i due responsabili di Al Qaeda ricostruiscono la storia e l'organizzazione degli attentati. Entrambi saranno successivamente catturati e presi in custodia dalle autorità americane.
Fouda radunò tutta la propria esperienza, guardò Khalid negli occhi e chiese: "Siete stati voi?". Ma Khalid non esitò.
"Niente riprese oggi" disse "e non devi preoccuparti per la telecamera o per un operatore per domani. Forniremo noi tutto."
Ramzi [Binalshibh] aggiunse i propri dettagli dell'organizzazione: "Andrai direttamente da qui [Karachi] al tuo volo quando avremo finito".
Poi, senza cerimonie, Khalid andò al sodo facendo una dichiarazione che colpì Fouda come il pugno di un peso massimo: "Io sono il capo del comitato militare di al-Qaeda" disse "e Ramzi è il coordinatore dell'operazione Martedì Sacro. E sì, siamo stati noi."
10) Aprile e settembre 2002: i primi video dei dirottatori
Al Jazeera manda in onda spezzoni di un video di Al Qaeda (a sinistra), nel quale vengono mostrati alcuni dei dirottatori dell'11 settembre che proclamano il proprio martirio e minacciano l'Occidente. Nel video, i dirottatori vengono ripresi mentre studiano carte e piani di volo e si incontrano con Osama Bin Laden.
In particolare, il filmato, che si ritiene girato nel 2000, riprende Abdulaziz Al Omari, Ahmed Al Nami, Hamza Al Ghamdi, Saeed Al Ghamdi, Wail Al Shehri e altri. Sullo sfondo sono state montate anche immagini e disegni che mostrano le Twin Towers ed il Pentagono.
CNN: "Bin Laden tape..."
ABC News: "Bin Laden's new videotape"
11) Ottobre 2004: il discorso "pre-elettorale"
Alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, Osama Bin Laden affida ad una videocassetta mandata in onda da Al Jazeera il proprio messaggio rivolto agli elettori americani.
Nel messaggio (a sinistra), trasmesso a fine ottobre, il terrorista rivendica gli attentati dell'11 settembre giustificandoli come rappresaglia agli attacchi israeliani in Libano nel 1982. Osama Bin Laden rivendica anche altri attentati precedenti in Kenya, in Tanzania e nello Yemen.
Al Jazeera (archiviato presso Archive.org): "Full transcript" (il testo del video-messaggio, in inglese, come presentato dai sottotitoli originali del video).
"Allah sa che non avevamo mai pensato di colpire le torri. Ma dopo che divenne insostenibile e fummo testimoni dell'oppressione e della tirannia della coalizione americana/israeliana contro la nostra gente in Palestina e in Libano, ci pensai."
"... e nel guardare quelle torri demolite in Libano, mi venne in mente che dovevamo punire l'oppressore allo stesso modo e che dovevamo distruggere torri in America, affinché assaggiassero ciò che avevamo assaggiato noi e affinché fossero scoraggiati dall'uccidere le nostre donne e i nostri bambini."
"...per esempio, al-Qaeda spese 500.000 dollari per l'evento, mentre l'America perse, nell'avvenimento e nelle sue conseguenze, secondo la stima più bassa, oltre 500 miliardi di dollari. Significa che ogni dollaro di al-Qaeda ha sconfitto un milione di dollari, con il permesso di Allah."
"avevamo concordato con il comandante generale Mohammed Atta, Allah abbia pietà di lui, che tutte le operazioni dovessero svolgersi entro 20 minuti, prima che Bush e la sua amministrazione se ne accorgessero."
12) Maggio 2006: sentenza Moussaoui
Zacarias Moussaoui (nella foto), spesso indicato a torto come il ventesimo dirottatore, arrestato in USA poche settimane prima degli attentati mentre frequentava una scuola di volo, viene riconosciuto colpevole da una pubblica giuria e condannato al carcere a vita. Il 31 luglio del 2006 tutti gli atti del processo vengono pubblicati sul Web.
Nel corso del processo, Moussaoui ha ammesso di appartenere ad Al Qaeda e di aver avuto il compito di pilotare un quinto aereo destinato a colpire la Casa Bianca. Ha dichiarato di aver ricevuto l'incarico direttamente da Osama bin Laden.
Secondo le dichiarazioni rese nello stesso processo da Khalid Shaikh Mohammed, organizzatore degli attacchi, l'aereo di Moussaoui era parte di una seconda ondata che avrebbe dovuto seguire agli attacchi dell'11 settembre.
Quest'ultima precisazione è stata confermata dallo stesso Osama bin Laden, che in un messaggio divulgato nello stesso mese di maggio del 2006 ha dichiarato di aver scelto personalmente i 19 dirottatori dell'11 settembre 2001 e che Moussaoui non faceva parte di quel gruppo.
Atti del processo Moussaoui
CBS News: Le dichiarazioni di Moussaoui al processo
Fox News/Associated Press: Il messaggio di Bin Laden
"[Moussaoui] non aveva alcun legame con l'11 settembre... Io sono la persona responsabile dei 19 fratelli e non ho mai incaricato il fratello Zacarias di essere con loro in quella missione."
CNN News: il caso Moussaoui
13) Settembre 2006: il secondo video dei dirottatori
Al Jazeera riceve e manda in onda un altro filmato di Al Qaeda (a sinistra) che mostra i dirottatori durante alcune fasi dell'addestramento in Afghanistan, Osama Bin Laden che partecipa ai preparativi e alla pianificazione, e i soliti proclami.
USA Today: "Video shows..."
Al Jazeera: "Al Qaeda video takes credit..."
14) Ottobre 2006: il terzo video dei dirottatori
Il Sunday Times riceve e pubblica un video (a sinistra), girato da Al Qaeda in Afghanistan e datato gennaio 2000, che mostra alcuni dirottatori, tra i quali i due piloti Atta e Jarrah, che fanno dichiarazioni, si addestrano, ridono, e parlano con Osama Bin Laden.
CNN: "Video shows laughing..."
MSNBC: "Video showing Atta..."
15) Marzo 2007: i processi militari
Si aprono nella base militare americana di Guantanamo i processi a carico dei guerriglieri di Al Qaeda, ai quali viene attribuito lo status di combattenti, e pertanto sottoposti alla giustizia penale militare.
Vengono rilasciate al pubblico le dichiarazioni rese da Khalid Shaikh Mohammed (KSM), Ramzi Binalshibh e Al Shaykh Al-Libi. Dei primi due abbiamo già parlato sopra; Al-Libi è invece il responsabile del campo di addestramento in Afghanistan nel quale furono preparati e addestrati i dirottatori.
Nel corso dell'udienza preliminare, i tre hanno reso piena ammissione delle proprie responsabilità e del ruolo di Al-Qaeda e di Osama Bin Laden negli attentati.
Findlaw.com: dichiarazioni di KSM
Dichiarazioni di Binalshibh
Dichiarazioni di Al-Libi
16) Novembre 2007
In un messaggio audio, Osama bin Laden ribadisce:
"Io sono responsabile degli attacchi a New York e Washington dell'11 settembre 2001."
Al Jazeera: "Message to the European Peoples"
17) Luglio 2008: al-Qaeda "coinvolta"
Il 22 luglio 2008, Mustafa Abu al-Yazid, noto anche come Sheikh Saeed, ritenuto il comandante delle operazioni di al-Qaeda in Afghanistan e amministratore del supporto economico agli attentati dell'11 settembre 2001, ha concesso un'intervista televisiva all'emittente pachistana Geo in cui ha dichiarato che al-Qaeda era stata "adeguatamente coinvolta" ("properly involved") negli attentati dell'11/9.
BBC: Al-Qaeda Leader in Interview
18) Gennaio 2009: "Orgogliosi di averlo fatto"
Alla lettura dei capi di imputazione presso il tribunale militare di Guantanamo, Khalid Sheikh Mohammed e Ramzi Binalshibh proclamano: "Lo abbiamo fatto e ne siamo orgogliosi".
NewsDaily: Guantanamo court convenes with chaos, boasting
19) Settembre 2009: "ciò che ha spinto noi a realizzare gli eventi dell'11/9"
Il 14 settembre 2009 il sito As-Sahab pubblica un messaggio audio attribuito a bin Laden. La voce rivendica la paternità degli attacchi dell'11/9:
"... lasciatemi dire che abbiamo dichiarato molte volte, nel corso di più di due decenni e mezzo, che la ragione del nostro conflitto con voi è il vostro sostegno ai vostri alleati israeliani, che occupano la nostra terra di Palestina. Il vostro atteggiamento, insieme ad altre ingiustizie, sono ciò che ha spinto noi a realizzare gli eventi dell'11 settembre."
Fonti: Al Jazeera, UPI. Audio disponibile presso Liveleak.com.
Altri messaggi audiovisivi di Osama bin Laden o al-Qaeda senza rivendicazioni dell'11/9
Questa lista è in via di compilazione ed è quindi parziale. Una cronologia dei messaggi è disponibile qui su CNN.3 giugno 2009. Messaggio audio pubblicato inizialmente da al-Jazzeera. Fonte: CNN (con campione e testo del messaggio), Daily Mail.
Gennaio 2010. Messaggio audio di bin Laden che incolpa gli Stati Uniti per il riscaldamento globale.
Marzo 2010. Messaggio audio di bin Laden che minaccia l'uccisione di americani se verrà giustiziato Khalid Sheikh Mohammed, accusato di essere l'organizzatore degli attentati dell'11/9.
15 giugno 2010. Messaggio audio di circa un minuto e mezzo che annuncia che "Gli Stati Uniti verranno colpiti ancora come furono colpiti l'11/9". Fonti: TgCom, Libero News, Asian Age, Vancouver Sun, Hindustan Times. Nessuna testata di primaria importanza riporta la notizia.
1 ottobre 2010. Messaggio audio di 11 minuti sul tema dei soccorsi nei paesi colpiti da disastri naturali, attribuito a bin Laden e pubblicato da siti islamisti (fonte: BBC).
Rivendicazioni di altri attentati
Attentato fallito di Natale 2009. Il 25 dicembre 2009, Omar Farouk Abdulmutallab ha tentato di innescare degli esplosivi cuciti nella propria biancheria intima a bordo del volo Northwest Airlines 253 da Amsterdam a Detroit. La reazione dei passeggeri ha sventato l'attentato. Il 24 gennaio, un messaggio audio attribuito a Osama bin Laden ha rivendicato la responsabilità dell'operazione terroristica. Fonti: Al Jazeera, USA Today, BBC, Corriere della Sera.
Organizzazione e produzione video
A margine di questo elenco è utile spendere due parole sulla struttura propagandistica di Al-Qaeda, deputata alla produzione di video e altro materiale mediatico. Al-Qaeda è suddivisa in una serie di dipartimenti, chiamati anche "Commissioni".
Lo Staff Statement 15, un rapporto compilato nell'ambito dei lavori della Commissione Indipendente sui fatti dell'11 settembre, ne ha individuati sei, ciascuno responsabile di un settore di attività.
Tra essi vi è il dipartimento Informazioni, incaricato della propaganda. Nell'ambito di questo dipartimento opera una vera e propria struttura di produzione di filmati, che Al-Qaeda ha pubblicamente denominato "As-Sahab".
Praticamente tutti i video rilasciati da Al-Qaeda sono prodotti da "As-Sahab". Non è chiaro quanto di questa struttura sia sopravvissuto dopo la "guerra globale" avviata contro Al-Qaeda dopo i fatti del 2001, anche perché buona parte dei video rilasciati negli ultimi anni è stata ottenuta "riciclando" spezzoni girati tra il 2000 ed il 2001.
Staff Statement 15
As Sahab su Internet Archive
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.