Questo articolo presenta una rassegna di ricostruzioni video del crollo del WTC. Cliccando sulle immagini si accede al video Youtube corrispondente.
Questo video rappresenta la teoria pancake, inizialmente considerata come la spiegazione del crollo delle torri gemelle. Non considerava vari aspetti e dati ottenibili dall'analisi delle oltre 15000 foto e della carrellata di video dell'11 settembre, a cominciare dalla rotazione dei tronconi superiori, che come si può ben vedere non viene visualizzata.
Questa teoria prevedeva soltanto una serie di rotture dei legami fra pavimenti e colonne ed il conseguente crollo in cascata di questi con il denudamento delle colonne. Quando ancora non tutto il materiale sull'argomento era stato visionato, era stata diffusa questa spiegazione come possibile dinamica del crollo delle Torri Gemelle. Oggi viene contestata da tutti, sia ufficialisti che complottisti. L'autore del video è sconosciuto: il video è stato trovato su un sito complottista.
In questo video, sempre basato sul collasso dei soli piani a catena, vediamo invece un particolare importante, che viene ripreso anche dalle attuali teorie ufficiali che vedono il crollo a catena del troncone superiore sui livelli sottostanti.
Ad ogni piano che scende e schiaccia il successivo, le finestre finiscono distrutte e l'aria contenuta nello spazio compresso dalle macerie dei muri schiacciati fuoriesce, formando i classici sbuffi che certi complottisti indicano come prova delle esplosioni a catena.
L'autore del video è sconosciuto. Anche in questo caso, il video è stato trovato su un sito dietrologico.
Questo è un video dell'History Channel che descrive il crollo del WTC7. Analizza i dati sugli incendi e sul danneggiamento delle colonne della base.
Presenta interviste ad esperti è dà nozioni su protezione delle strutture al fuoco, fornendo anche una spiegazione della teoria ufficialista similare a quella del rapporto FEMA. Purtroppo è in inglese.
L'autore è il History Channel e il video è stato trovato su Youtube cercando "Discovery Channel".
In questo video viene presentato un esempio molto schematico dell'instabilità dell'equilibrio, fenomeno sconosciuto alla maggior parte del pubblico e basato su una semplice fenomeno fisico.
Il modello non costituisce una ricostruzione del WTC, ma rappresenta uno dei fenomeni che sono intervenuti secondo la teoria ufficiale nel crollo del WTC.
Importante, nell'instabilità dell'equilibrio, è la chiusura del piano intermedio che limita la luce libera di inflessione (una delle caratteristiche che determinano l'instabilità dell'equilibrio, già discussa qui).
E' inoltre importante notare che il modello con piano centrale si regge, e regge anche i pesi applicativi, anche dando delle forze laterali, delle spinte con la mano; mentre nel modello senza piano di chiusura intermedio, gravato da una minore quantità di pesi aumentati progressivamente, ad una certa soglia si innesca l'instabilità dell'equilibrio come fenomeno progressivo, che non si ferma più fino a che i pesi non crollano.
Viene inoltre presentata una ricostruzione degli elementi del WTC nella zona di impatto con sbandamento all'esterno delle colonne, come effettivamente ritrovato nelle macerie del WTC sia per le colonne esterne che per quelle interne del core (il gruppo di colonne centrali delle due torri).
Il video, di autore sconosciuto, è stato ritrovato in un archivio di un sito complottista che non lo prendeva in considerazione per nessuna spiegazione di crollo.
Sulla base delle affermazioni di molti complottisti (per esempio Steven Jones), che rinfacciano al NIST ed ad altri enti ufficiali di ricerca sul tema di non analizzare con ricostruzioni in modelli agli elementi finiti il successivo crollo del WTC, ma soltanto l'innesco del crollo, ecco un video eseguito con il programma Ansys.
La ricostruzione del crollo del WTC con il modello agli elementi finiti, per quanto semplice in questo caso (comunque ben lontana dai canoni di ricostruzione utilizzati in genere dal NIST), mostra il crollo e la distruzione dei piani l'uno sull'altro nonché la leggera rotazione del troncone superiore per quanto riguarda il breve momento di deformazione plastica del piano danneggiato.
L'estrema semplificazione vede il core centrale definito con dei beam e dei plate a definire le pareti interne, i solai indicati con dei plate, e le pareti esterne anch'esse con beam e plate (probabilmente incastro per il collegamento fra questi elementi, sempre che non abbia disattivato la visualizzazione dei vincoli per una migliore resa grafica).
Per quanto semplice, gli aspetti interessanti che si possono notare sono:
- il crollo prosegue fino alla fine
- avviene una leggera rotazione prima che inizi il crollo; a crollo iniziato, il troncone superiore scende senza variare inclinazione
- l'accelerazione di caduta è rallentata quasi impercettibilmente
- quando il troncone superiore colpisce i primi piani sottostanti, rimane intatto e subisce le vibrazioni degli urti attraverso la propagazione delle vibrazioni sulle pareti laterali, che così si staccano e crollano (va detto che una simulazione non estremamente semplificata come questa potrebbe variare questo aspetto)
- l'urto del troncone superiore con quello inferiore lancia materiale fortemente compresso fuori dai lati dell'edificio (visualizzato solo in parte su un lato del crollo)
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