In un video di una TV olandese è stato interpellato un esperto di demolizioni controllate. Su Youtube sono disponibili ora tre spezzoni che ne parlano, di cui due identici. Riporto qui di seguito i dialoghi del primo video, tradotti dal francese dei sottotitoli (l'audio è in olandese).
SPEAKER: L'11 settembre 2001 il WTC7 era in fiamme, ma nessun aereo l'aveva colpito. Tuttavia questo edificio è anche lui crollato l'11 settembre. Questo fatto ha ricevuto poca attenzione. Lo stesso Jowenko non ne sapeva niente. La sua reazione ai video che gli abbiamo mostrato qui è libera e spontanea.
JOWENKO: Il crollo le sembra venire dall'alto? No, comincia dal basso. Hanno semplicemente demolito le colonne. E poi è crollato.
INTERVISTATORE: Il WTC7 è caduto diversamente dalle torri?
J: Lei crede di no?
I: Sì, si vede che partono per primi i piani in basso.
J: Sì, il resto segue il movimento, è semplice. Questa è una demolizione controllata.
I: Ne è sicuro?
J: Assolutamente, è caduto dopo, era preparato... E' il lavoro di una squadra di esperti.
I: Ma anche questo è avvenuto l'11 settembre.
J: Lo stesso giorno?
I: Lo stesso giorno.
J: Ne siete sicuri?
I: Sì.
J: [pausa] Siete sicuri che sia stato l'11 settembre? Non è possibile.
I: Sette 7 ore dopo le cadute del WTC.
J: ... Allora hanno fatto in fretta.
SPEAKER: Il rapporto ufficiale FEMA non è in grado di spiegare il motivo del crollo del WTC7. Esaminiamo con Jowenko tutte le ipotesi possibili. Ma la sua conclusione non cambia: il WTC7 è stato fatto saltare.
J: E' un lavoro di professionisti, senza alcun dubbio. Questa gente sa bene quello che fa.
SPEAKER: Resta solo da sapere se tutto questo è stato preparato in anticipo, o se è stato possibile deciderlo ed eseguirlo l'11 settembre stesso.
I: Quanti uomini e quanto tempo servono per fare tutto questo?
J: Non lo so esattamente.
I: Ci può dare una stima?
J: Servono degli esperti, ma se avete 30-40 persone allora... Qualcuno con delle torce al plasma [termine in corso di verifica: è plasma nei sottotitoli francesi]. Degli altri assemblano tutto. Altri connettono le miccie ai detonatori. Devono tutti agire contemporaneamente. E un altro gruppo posa i sistemi elettronici. Ed ecco, così è pronto.
I: Ma c'erano incendi dappertutto, anche dentro quest'edificio.
J: Non spenti?
I: Non spenti. Coloro che avrebbero preparato la demolizione, l'avrebbero dovuto fare mentre l'edificio bruciava.
J: [pausa] E' strano, è strano. Non so spiegarmelo.
A Jowenko non è stato mostrato questo video, né è stato spiegato dei danni che il rapporto FEMA descrive minuziosamente della facciata sud, né gli è stato accennato alle analisi sui campioni di acciaio rinvenuti.
Ciò nonostante, quello che anche agli esperti appare come una demolizione controllata, appena si fa loro notare l'errore comune (ovvero che il fumo spesso si pensa sia stato del WTC2, mentre in realtà era emanato dal fuoco nell'edificio stesso), non appare più così chiaramente come una demolizione. Nel caso presentato, dopo che gli è stato spiegato il contesto, l'esperto non sa più cosa dire rispetto a quanto ha affermato sulla demolizione controllata dell'edificio.
La presenza di esplosivi o di persone che piazzano esplosivi dentro un edificio in fiamme è definita "strana" e inspiegabile. La descrizione della preparazione non lascia dubbi sul fatto che sarebbe stata cosa ben visibile se fosse stata preparata giorni prima dell'11 settembre, per via dei cavi, delle apparecchiature elettroniche e dei detonatori.
A conferma di quanto appena detto, ecco di seguito un secondo video molto meno conosciuto in Rete (anche se sempre tratto dal programma televisivo Zembla) in cui si chiede a Jowenko un parere sulla demolizione controllata del WTC1 e 2. Non è detto che il motivo per cui questo video è meno noto sia il fatto che è fortemente contrario alla tesi della demolizione controllata. Ecco la traduzione dai sottotitoli inglesi (l'audio è in olandese).
SPEAKER: E che dire delle Twin Towers? Possono essere state demolite con esplosivi? Facciamo una cosa semplice, alla quale hanno pensato in pochi: lo chiediamo a un esperto in esplosivi. Danny Jowenko effettua demolizioni esplosive da 27 anni. E' il migliore in Olanda. Se c'è qualcuno in Olanda che può valutare se siano stati usati esplosivi, è lui.
JOWENKO: E' bizzarro [gli viene mostrato uno spezzone di Loose Change con gli impatti degli aerei al WTC; Jowenko commenta il primo crollo al WTC]. Ha impattato in un punto più favorevole, un po' più in centro. Inoltre il peso stesso dell'edificio sovrastante...
INTERVISTATORE: Quindi è logico che abbia ceduto per prima la seconda torre?
J: Ovviamente. Si vede chiaramente che l'edificio colpito per primo è stato colpito più in alto, per cui è crollato per ultimo perché c'era meno peso che lo tirava giù. Sono nozioni essenziali per chiunque sappia qualcosa di demolizioni. Devi sfruttare il peso stesso dell'edificio.
SPEAKER: Jowenko vede un altro indizio del fatto che non sono stati usati esplosivi: l'edificio crolla dalla cima verso il basso.
I: Se fosse stato fatto con esplosivi, sarebbe crollato a partire dalla parte inferiore.
J: Ovviamente si collocherebbero gli esplosivi in basso.
I: E sarebbe iniziato dal basso.
J: Sì, è così che sfrutti tutto il peso. E' un regalo: meno roba hai da far saltare in aria...
I: Ma la torre è crollata dall'alto.
J: E' crollata nel punto esatto nel quale l'aereo l'aveva colpita e scaldata.
[Viene mostrato un altro spezzone di Loose Change]
SPEAKER: L'ipotesi di complotto presume che le esplosioni siano iniziate alla sommità. Jowenko dice che è impossibile.
J: Non possono essere stati esplosivi, perché c'era un incendio enorme. Se ci fossero stati esplosivi, sarebbero già bruciati. Oltretutto, prima di bruciarsi, i loro detonatori si sarebbero attivati a 320 °C, per cui sarebbero esplosi prima.
[Viene mostrato un altro spezzone di Loose Change che descrive gli sbuffi visibili durante il crollo delle torri]
SPEAKER: Laddove i complottisti vedono esplosioni, Jowenko vede un'altra cosa che può spiegare il crollo rapido.
J: Si vedono anche, come dire, i bulloni che saltano a ogni passo. [pausa] Aveva una struttura centrale molto robusta, e le travi erano piuttosto lunghe... ma sono collegate fra loro, ed era alto 410 metri. L'energia è molto irregolare. Per cui ogni colonna doveva reggere un certo peso in un momento [non è chiaro se intende "momento" come tempo o come concetto di fisica] differente rispetto alla colonna adiacente, per così dire. Non può reggerlo, per cui si spezza in frammenti lungo tutta la propria lunghezza, bulloni compresi. Cedono i suoi vincoli lungo tutta la lunghezza, e le strutture laterali, anche loro robuste per via delle sollecitazioni del vento, che è il modo in cui era costruito l'edificio, sono state principalmente spinte in fuori.
[Viene mostrato lo spezzone, tratto dal documentario Naudet, in cui i pompieri descrivono il crollo con l'ormai famoso gesto "bum-bum-bum-bum"]
J: Lo dice persino lui [il pompiere], ha semplicemente ceduto. A ciascun piano, il peso era troppo.
I: Ma lui dice che era come se...
J: Questo è quello che sembra. Ma non mi dica che hanno collocato esplosivi in tutti e cento i piani. Non è possibile.
I: Perché?
J: E' ovvio che non è possibile.
I: Lei non lo farebbe in questo modo?
J: Ci vorrebbe un anno.
I: Un anno per piazzare tutti quegli esplosivi?
[Jowenko dice di sì]
J: E per prepararli e collegarli. Con tutti i cavi laggiù.
SPEAKER: E' possibile che Jowenko si sbagli o sia prevenuto? Può darsi. Anche qui, allora, ci facciamo dare un secondo parere. Anche gli studenti dell'università tecnica di Delft esaminano il crollo e lo discutono con i loro insegnanti.
STUDENTE: Abbiamo analizzato i danni alle colonne e alla struttura centrale del WTC, e l'energia dell'aereo e il kerosene che trasportava e ci siamo chiesti se poteva essere abbastanza per causare un danno sufficiente a far crollare l'edificio, e lo era.
INTERVISTATORE: Quindi la risposta è sì.
S: E' molto più logico che sia stato questo, piuttosto che gli esplosivi, il motivo del crollo dell'edificio.
I: Questa è la vostra conclusione?
S: Sì.
I: Vi aspettavate questo risultato prima di iniziare?
ALTRO STUDENTE: Il primo giorno abbiamo visto tutti Loose Change. Io non lo avevo mai visto. Ne sono stato immediatamente conquistato e ho pensato "Sì, questo è molto strano". Ma è tutto molto allusivo. Se lo esamini per conto tuo e cerchi di guardarlo obiettivamente, non c'è molto di quel film che sta in piedi.
I: Ti senti ingannato?
AS: In un certo senso, sì.
Quindi riassumendo:
- Jowenko, guardando il WTC 1 e 2, esclude la demolizione controllata poiché si verifica dall'alto al basso, partendo giusto dal punto di impatto dell'aereo.
- Inoltre ritrova gli sbuffi, gli squib in zona centrale e afferma che sono un'altra prova del crollo naturale.
- Sostiene che l'esplosivo, anche solo quello dei detonatori, sarebbe esploso a 320°C (ecco perché nel video del WTC7 rimane allibito dopo aver tanto parlato di demolizione controllata, ed ecco perché il video del WTC7 viene separato sia dalla stessa videointervista del WTC1 e 2 e a volte anche dalla sua stessa parte finale).
- Sostiene che per preparare le due torri ci sarebbe voluto un anno per piazzare le cariche esplosive, le componenti, i detonatori, i cavi, che tra l'altro sarebbero stati ben visibili.
- Gli mostrano il video con quattro pompieri che simulano a gesti l'esplosione controllata dei piani mentre crollano, ed il suo commento è: "ho capito che a loro piace l'idea delle esplosioni a catena, ma questa non è una demolizione controllata, non può esserlo".
Insomma, per anni vari individui, di cui si è già discusso in altri post, hanno parlato di demolizioni controllate, ma un esperto del settore delle demolizioni controllate, più altri studenti della materia, smentiscono la possibilità dell'uso di esplosivi. Tutto ciò ricorda aspetti analoghi a questo post.
A questo punto quindi diviene interessante sentire questa testimonianza, per la quale ringrazio Massimo Mazzucco per i sottotitoli in italiano.
Certo, per il mosaico che deve essere costruito è molto meglio un archivista della Fiduciary Trust che crede e parla di demolizioni controllate che un esperto del settore che solleva tutte le perplessità del caso.
A riguardo alcuni hanno scoperto delle incongruenze nelle poche interviste che Forbes ha rilasciato. 911myths.com infatti dice:
SF: Many, many people have talked to me about the power down and one person was contacted by a journalist as a backup source for my information (link)
But why only one? And where is this backup? The WTC held the offices of many large, important companies, and to have their central computers turned off would have been extremely inconvenient.
GW: How do you know that there was no electricity from floor 50 up, if Fiduciary Trust was on much higher floors -- starting at the 90th floor?
SF: I can't absolutely verify that there was no power on lower floors ... all I can validate is that we were informed of the power down condition, that we had to take down all systems and then the following day had to bring back up all systems ... (link)
So Forbes doesn’t appear to have any direct knowledge of conditions on floors below his own, and perhaps above (which makes sense, of course). If only one or two companies were affected then this would make the lack of corroboration more noticeable; of course, this also presents fewer opportunities to prepare the building for demolition.
#2, why would such a lengthy "power down" be necessary for a cable upgrade? This plainly didn't have anything to do with the main power lines into the building, as it only affected the floors from 50 upwards. What work could possibly be done on the floor below, that required turning off the power for 50+ floors (or whatever it really was) for 36 hours? If there were rewiring to be done, isn’t it more likely that this would be carried out in parallel, and companies would be switched from the old system to the new in a few minutes?
#3, are we supposed to believe that security systems fed off the same power system as everything else? So a power cut meant no security at all? Look at the affected tenants, if the “floor 50 upwards” version is true -- First Commercial Bank (floor 78), Fuji Bank (79-82), Fiduciary Trust, Atlantic Bank of New York... Do you really think these companies would live with a situation like that, or not object that all security for their offices has been disabled?
#4, even if all this were true, it still only provided access to half of one tower. What about the North Tower? WTC7? No mention of "power downs" there.
#5, the power down time was initially reported as 36 hours, and a subsequent interview cut this to 26:
SF: All systems were shutdown on Saturday morning and the power down condition was in effect from approximately 12 noon on Saturday September 8, 2001.
GW: When did it end?
SF: Approximately 2PM on Sunday 9/9. (link)
E come non dare ragione a chi nota che la preparazione delle demolizioni richiede molto più di due giorni anche per edifici molto più piccoli. Oppure come non prestare attenzione a chi prende ad esempio la demolizione della Landmark Tower, indicando foto degli esplosivi piazzati sulle colonne per far comprendere come in così poco tempo sarebbe stato assurdo riuscire a nasconderli ed a nascondere i cavi necessari per attivarli a comando:
Ma a ben vedere, anche se assumessimo come vere le affermazioni di Forbes senza verificarle, queste sarebbero un durissimo colpo alle teorie dietrologiche-complottistiche, poiché mentre da una parte un non esperto presuppone che in quei due giorni di power down (blackout) della corrente elettrica sia stato fatto chissà che, dall'altra Forbes -- che lavorava alla Fiduciary Trust dal 1998 come dipendente fisso -- afferma di non aver mai visto blocchi di quel tipo, confermando più le idee dei debunker, che non parlano di demolizione controllata. Dal 1998 ad oggi, insomma, non ci sono stati blocchi in quantità tale da poter permettere il collocamento degli esplosivi.
Infine a catena vengono anche altre notizie diffuse nel web. Per esempio:
I cinque ragazzoni israeliani, scaricatori di una ditta di traslochi, che furono fermati quel giorno dalla polizia di New York perché visti fotografarsi a vicenda, con l'aria di congratularsi, sullo sfondo dei due grattacieli in fiamme, dissero agli agenti: «non siamo noi il vostro problema, gli arabi sono il vostro e il nostro problema».
Un'ora dopo l'attentato, gli scaricatori sapevano già chi ne erano gli autori. (link)
Blondet, l'autore del brano citato, continua a considerare questo episodio come la prova di una fantomatica agenzia di traslochi israeliana che nei giorni precedenti avrebbe minato le torri, in completo accordo con quanto dice Forbes. Certo sole cinque persone per minare due o forse tre edifici in così poco tempo...
Ringrazio Paolo Attivissimo per la traduzione in italiano del video di Jowenko in cui commenta il crollo del WTC1 e 2.
Aggiornamento
Mi è stato chiesto come sia possibile che ci sia così tanta differenza, secondo Jowenko, fra il tempo utile per la disposizione degli esplosivi per il WTC7 e la disposizione degli esplosivi per il WTC1&2. La spiegazione è semplice.
Nel caso del WTC7, vengono mostrati a Jowenko video del crollo dalla facciata non oscurata del fumo e lui nota come il crollo cominci dalla base. Poi il resto dell'edificio segue e, schiantandosi a terra, si distrugge. Quindi, fintanto che non gli viene fatta notare la presenza del fuoco, secondo Jowenko è solo il piano terra ad essere minato, è il piano terra ad esplodere e cedere e gli altri 47 piani vengono di seguito (poi, quando gli fanno notare il fuoco, l'opinione cambia).
Quindi in base a questa descrizione, facendo le cose veloci, 30-40 uomini avrebbero potuto minare un piano del WTC per creare la demolizione controllata in un giorno (senza fuoco e con una suddivisione spinta dei compiti).
Al contrario, nel caso del crollo del WTC1&2 Jowenko nota come il crollo sia dall'alto in basso e sia un crollo progressivo (come ne parlano parecchi complottisti, Meyssan fra tutti o come viene citato in certi video).
Secondo l'opinione di Jowenko, si capisce quindi che l'esplosivo dovrebbe essere stato posto su ogni piano e, tralasciando la sincronizzazione e l'impossibilità di nascondere esplosivo, cavi e sistemi di pianificazione ed esecuzione della demolizione, il tempo richiesto per la disposizione del materiale sarebbe stato di un anno per due torri.
Considerando un giorno a piano, risultano 220 giorni, in accordo con quanto detto per il WTC7.
Aggiornamento: 18 ottobre 2007
Considerazioni similari a quelle eseguite per Forbes possono essere svolte anche per il WTC7. Il palazzo, contenente uffici della CIA e del governo, può indurre dubbi sull'affidabilità delle loro testimonianze dell'interno del WTC.
Tuttavia esiste un altro particolare sfuggito ai dietrologi teorici della demolizione dell'edificio con cariche esplosive.
In questo video possiamo vedere come dei pulivetri stessero compiendo il loro lavoro la mattina degli attentati (si vede l'esplosione del secondo Boeing sul WTC2) come nulla fosse, anche se è possibile vedere dal'esterno verso l'interno dei vetri solo parzialmente oscurati.
La presenza di esplosivi e cavi per armarsi sarebbe stata indubbiamente notata da costoro che per scendere dall'edificio dovevano risalire sul tetto. Ciò restringe enormemente, per i dietrologi della demolizione del WTC, il tempo utile per la disposizione degli esplosivi nell'edificio.
saresti da denuncia. No dico ti rendi conto? O lo fai apposta o non sai l'inglese e in questo ultimo caso non tradurre a caso.
RispondiEliminaprima cosa tratta dalle due mirabili conclusioni: Jowenko non hai mai detto che ci vuole un anno per preparare la demolizione dell WTC e il video ne è una prova inconfutabile: quello che egli dice è riguardo alla supposizione che vi fossero degli espolivi su TUTTI i piani(che è l'unico modo secondo lui in cui si avrebbe avuto quel risultato). Allora dice che per piazzare 100 piani di esplosivi ci sarebbe voluto un anno!
seconda cosa: quando osserva il video dei pompieri che simulano la demolizione, non so proprio dove tu abbia letto o sentito quello che poi hai riportato. Non dice nulla simile "capisco che a loro piaccia l'idea della demolizione ecc ecc" ma dove??? concorda con i pompieri e dice "vedete anche loro dicono che è sceso a causa dell'eccessivo peso, un piano sopra l'altro a partire dall'alto.
Mi sono fermato li a leggere il tuo articolo perchè mi rendo conto di quanto possa essere finto dal momento che manipoli cose evidenti come una traduzione, immagino quello che potrei leggere su dei dati.
saresti da denuncia. No dico ti rendi conto? O lo fai apposta o non sai l'inglese e in questo
RispondiEliminaultimo caso non tradurre a caso....
prima cosa tratta dalle due mirabili conclusioni: Jowenko non hai mai detto che ci vuole un
anno per preparare la demolizione dell WTC e il video ne è una prova inconfutabile: quello che
egli dice è riguardo alla supposizione che vi fossero degli espolivi su TUTTI i piani(che è
l'unico modo secondo lui in cui si avrebbe avuto quel risultato). Allora dice che per piazzare
100 piani di esplosivi ci sarebbe voluto un anno!
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Sono curioso, ti riporto questo:
SPEAKER: L'ipotesi di complotto presume che le esplosioni siano iniziate alla sommità. Jowenko dice che è impossibile.
...
I: Ma lui dice che era come se...
J: Questo è quello che sembra. Ma non mi dica che hanno collocato esplosivi in tutti e cento i piani. Non è possibile.
I: Perché?
J: E' ovvio che non è possibile.
I: Lei non lo farebbe in questo modo?
J: Ci vorrebbe un anno.
eccetera
Sinceramente non so cosa tu abbia letto del mio articolo, soprattutto dato che la teoria complottista per il WTC1 e WTC2 prevede esplosioni progressive dalla cima alla base.
Tuttavia per chi intende come vuole specificherò meglio nell'articolo, in modo che si riducano i fraintendimenti.
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seconda cosa: quando osserva il video dei pompieri che simulano la demolizione, non so proprio
dove tu abbia letto o sentito quello che poi hai riportato. Non dice nulla simile "capisco che
a loro piaccia l'idea della demolizione ecc ecc" ma dove??? concorda con i pompieri e dice
"vedete anche loro dicono che è sceso a causa dell'eccessivo peso, un piano sopra l'altro a
partire dall'alto.
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Scusa ma tu come tradurresti:
but he says it was as if...
that's what it looks like
but don't tell me they put explosives on all 100 floors. That's not possible....
Sono proprio curioso
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Mi sono fermato li a leggere il tuo articolo perchè mi rendo conto di quanto possa essere
finto dal momento che manipoli cose evidenti come una traduzione, immagino quello che potrei
leggere su dei dati.
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peccato che ti sia fermato a leggere, ti sei perso sicuramente molto....
Per esmepio la motivazione per cui i dietrologi tagliano sempre l'intervista a Jowenko ed usano solo la parte del WTC7 incompleta.
esercizio di inglese
RispondiEliminabut he says it was as if...
= ma lui dice che era come se
that's what it looks like
questo è quello che sembra
(look = sembra, like = come)
Federico, non ho capito il tuo commento, puoi chiarire? Grazie.
RispondiElimina@ paolo
RispondiEliminail mio commento è semplice da capire: basta leggersi i commenti precedenti, in particolare quando la mother dice:
Scusa ma tu come tradurresti:
"but he says it was as if..."
"that's what it looks like
but don't tell me they put explosives on all 100 floors. That's not possible...."
Riassumendo, all'articolo si contestava qualche traduzione troppo libera. Io ho tradotto esattamente la parte contestata da "i"
Sarà che prima del terzo caffé alla nitroglicerina non connetto molto, ma la tua traduzione coincide con quella riportata nell'articolo, o sbaglio?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminauff! non è poi così importante, ma la polemica era:
RispondiEliminai: seconda cosa: quando [jowenko] osserva il video dei pompieri che simulano la demolizione, non so proprio dove tu abbia letto o sentito quello che poi hai riportato. Non dice nulla simile "capisco che a loro piaccia l'idea della demolizione ecc ecc"(...)
mother: Scusa ma tu come tradurresti:
(...)
that's what it looks like
(...). [interpretazione mia: diversamente da "capisco che a loro piaccia l'idea della demolizione"...]
allora io ho scritto come lo tradurrei.
Gira su youtube questa telefonata a jowenko. Cosa ne pensate?
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=QajDxF9uEf4
Penso che Jowenko stia ragionando sulla base di dati incompleti e quindi arrivi inevitabilmente a conclusioni errate.
RispondiEliminaCome si dice in gergo, "garbage in, garbage out (GIGO)": puoi essere la mente migliore del mondo, ma se ti passano i dati sbagliati o incompleti, le tue conclusioni e i tuoi calcoli saranno rigorosi e ineccepibili ma comunque sbagliati.
E' quello che ho pensato anch'io dato che jowenko accenna al fatto che la versione ufficiale sia quella della FEMA ovvero che la causa siano stati gli incendi.
RispondiEliminaIl che è incompleto dato che la FEMA non ha spiegato esaustivamente il crollo riservandosi ulteriori studi per approfondire la faccenda, ciò fa ritenere che Jowenko al di là dei video parziali non abbia approfondito la faccenda.
Ma a parte questo la frase che mi fa pensare è quella in cui dice che se non ti allinei alla versione ufficiale non lavori più, per che motivo l'avrà detta?
la frase che mi fa pensare è quella in cui dice che se non ti allinei alla versione ufficiale non lavori più, per che motivo l'avrà detta?
RispondiEliminaOpinione personale: forse si è reso conto che da quando ha fatto la sua sparata parzialmente pro-complotto (ricordiamoci che per il WTC1-2 non ha esitazioni a definire impossibile la demolizione) i committenti lo considerano potenzialmente svitato. Ti affideresti a uno svitato che maneggia esplosivi? :-)
Se ti potessi raccontare le difficoltà che stiamo avendo noi a raccogliere pareri di esperti disposti a parlare pubblicamente, difficoltà dovute al fatto che temono che noi siamo complottisti sotto mentite spoglie che manipoleranno le loro parole, capiresti quanto Jowenko possa aver avuto conseguenze da quello che ha detto.
Non perché la versione ufficiale sia Vangelo: ma perché grazie alle infinite stupidaggini che hanno detto, i complottisti hanno fatto sì che chiunque abbia dubbi sulla versione ufficiale sia considerato semplicemente un ennesimo deficiente.