2016/02/08

World Trade Center: l'attentato del 1993 e il presunto coinvolgimento dell'FBI

di Hammer

Il primo attentato terroristico contro il World Trade Center avvenne il 26 febbraio del 1993, quando un gruppo di terroristi islamici fece esplodere un furgone-bomba nel parcheggio sotterraneo della Torre Nord. L'intenzione dei terroristi era di far crollare la Torre Nord in modo che cadesse addosso alla Torre Sud, distruggendole così entrambe. In realtà la bomba causò un cratere di cinque piani sotterranei ma non danneggiò l'integrità strutturale dell'edificio. L'attentato provocò comunque sei morti e oltre mille feriti.

Il gruppo di terroristi che perpetrò l'attacco era guidato dal kuwaitiano Ramzi Yousef, che fu catturato in Pakistan nel 1995 dopo aver partecipato anche alla pianificazione dell’Operazione Bojinka e dopo aver piazzato la bomba sul volo Philippine Airlines 434, che esplose in volo dopo che il terrorista era sceso dall'aereo durante uno scalo. Gli altri terroristi che parteciparono alla pianificazione dell’attacco contro il World Trade Center erano Mahmud Abouhalima, Mohammed Salameh, Ahmed Ajaj, Nidal Ayyad e Eyad Ismoil (che guidò il furgone fino al parcheggio della Torre), oggi detenuti nel carcere ADX Florence in Colorado, e Abdul Rahman Yasin, che non fu mai catturato. Le sovvenzioni economiche per l’attacco arrivarono al gruppo da Khalid Sheikh Mohammed, zio di Ramzi Yousef, che ebbe un ruolo fondamentale anche nell’organizzazione degli attacchi dell’11/9.

Secondo alcune fonti complottiste, come è ovvio e facile aspettarsi, anche questo attentato sarebbe stato un inside-job e alcune di queste fonti si spingono fino a sostenere che il materiale per realizzare la bomba fu fornito ai terroristi dall’FBI attraverso un loro infiltrato di nome Emad Salem. In realtà, come emerge dalla ricostruzione del New York Times, che nell’ottobre del 1993 dedicò a questa vicenda tre articoli (il 27, il 28 e il 31), e dalle registrazioni audio delle conversazioni di Salem con l'agente dell’FBI John Anticev, la verità è ben diversa: Salem aveva informato l’FBI che un gruppo di terroristi stava preparando una bomba e il piano dell’FBI prevedeva dapprima di utilizzare Salem per sabotare l’attentato fornendo ai terroristi della polvere innocua da sostituire all’esplosivo. Il sabotaggio fallì in quanto il supervisore dell'FBI sottovalutò la minaccia e decise di abbandonare il piano e di destinare Salem ad altro incarico. Secondo Salem (a sinistra nella foto sotto, insieme al terrorista egiziano Omar Abd al-Rahman noto anche con il soprannome di The Blind Sheik) il motivo fu che l’FBI non gli credette; va comunque sottolineato che Salem non specifica che l’FBI fosse al corrente del fatto che la bomba sarebbe stata usata al WTC ma sapeva solo genericamente che alcuni terroristi stavano costruendo una bomba e che poi questa è stata usata al World Trade Center.


I video complottisti a questo punto mostrano uno spezzone del telegiornale del 28 ottobre 1993 della CBS con l'intento di convalidare la teoria appena esposta, ma in realtà sia il conduttore Dan Rather sia il servizio che viene mostrato dicono proprio che l’FBI avrebbe potuto sventare l'attacco ma non lo fece, che è ben diverso da quanto i complottisti sostengono.

I complottisti si aggrappano quindi alla frase di Salem It was built by supervising supervision from the Bureau and the D.A. per sostenere che Salem confermi che l’FBI fu l’effettivo produttore della bomba. Ma basta leggere il periodo per intero per rendersi conto anzitutto che l'inglese di Salem è molto povero e che in realtà sta dicendo che l’FBI era stato informato dell’attentato imminente dal suo informatore, cioè lo stesso Salem, ma che non fece nulla per sventarlo.

La frase di Salem (al minuto 3:42 della registrazione) è:

[...] we was start already building the bomb which is went off in the World Trade Center. It was built by ...eh, eh, eh.... supervising... [si corregge] supervision from the Bureau [l'FBI] and the D.A. [District Attorney, il procuratore distrettuale] and we was all informed about it and we know that the bomb start to be built. By who? By your confidential informant. What a wonderful, great case! And then he put his head in the sand and said "Oh, no, no, that’s not true, he is son of a bitch."

Ignorando i grossolani errori di grammatica, ciò che Salem intende dire in italiano è:

[...] avevamo già iniziato a costruire la bomba che sarebbe esplosa nel World Trade Center. E' stata costruita sotto gli occhi dell'FBI e del procuratore distrettuale e ne eravamo tutti informati e sapevamo che la bomba stava per essere costruita. Da chi? Dal vostro informatore confidenziale. Che meraviglioso caso! E poi ha messo la testa sotto la sabbia e ha detto "Oh, no, no, non è vero, è un figlio di puttana."

Secondo i complottisti, invece, Salem starebbe dicendo che la bomba fu costruita sotto la direzione dell’FBI e che l’FBI stesso ne fu informato dal suo informatore. Si tratta di un’assurdità e di un corto circuito logico piuttosto evidente.

Nel 2014 Emad Salem ha pubblicato un libro sulla propria vita e sul proprio ruolo di informatore dell’FBI. Il volume si intitola Undercover e in esso Salem ribadisce quanto detto in precedenza: l’uomo aveva informato l'FBI del fatto che un gruppo di terroristi stava preparando una bomba e la sua segnalazione fu sottovalutata.


Il motivo dietro a questo autoattentato sarebbe, secondo i complottisti, che serviva una giustificazione per l’approvazione di leggi antiterrorismo particolarmente liberticide. Premesso che nessuno di loro ha mai specificato quali sarebbero i danni alla libertà causati da queste leggi, a riprova di ciò viene mostrato un breve video tratto dagli ultimi minuti di Inside 9/11 di National Geographic in cui il giornalista Steve Emerson dice:

I heard it repeatedly after the ’93 World Trade Center bombing, by saying they didn’t kill enough people. It wasn’t said by militants, it was said by FBI agents. They didn’t say it because they wanted more blood, but they understood that it would take more blood in order to get the government to react. And now I’m hearing other FBI and other officials say to me, Steve, we’re gonna need another 9/11.

La traduzione in italiano è:

L'ho sentito varie volte anche dopo l'attentato del 1993 al World Trade Center quando dicevano che non erano state uccise abbastanza persone. Non è stato detto dai militanti, è stato detto dagli agenti dell'FBI. Non lo dicevano perché volevano più sangue, ma perché capirono che sarebbe stato necessario più sangue affinché il governo reagisse. E adesso sento altri agenti dell'FBI e altri ufficiali che mi dicono "Steve, serve un altro 11/9."

Ma in questo breve passaggio Emerson non sta attribuendo in alcun modo la colpa dell’attentato all’FBI: piuttosto si sta lamentando della lentezza del governo americano nell’emanare leggi efficaci nonostante l’attentato sanguinoso del 93 e anche dopo l’11/9.

Ancora una volta i complottisti fondano le proprie teorie su brandelli di frasi estratti dal loro contesto e spesso intenzionalmente distorti. Se vogliono dimostrare che l’attentato del 93 fu un inside-job è meglio che portino argomentazioni più convincenti.

6 commenti:

Giuliano47 ha detto...

Mi ero documentato anni fa, ormai, leggendo quotidiani statunitensi dell'epoca, ma ricordo che l'edificio venne lesionato seriamente al punto che la zona dello scoppio venne rinforzata rispetto a com'era prima. Inoltre, se l'esplosione fosse avvenuta anche poco piu' in la', il WTC sarebbe crollato. Meno male che gli attentatori non chiesero aiuto ad un ingegnere strutturista.

Leonardo Salvaggio ha detto...

Giuliano, se hai sotto mano i riferimenti precisi posso correggere l'articolo.

Giuliano47 ha detto...

Purtroppo non ho sottomano. Roba di anni fa. Se mi capitera', ti avvisero'. Giuliano

Leonardo Salvaggio ha detto...

Ok, grazie. Nel frattempo guardo anche io negli archivi online.

Giuliano47 ha detto...

Rimetto il commento perche' mi pare che non sia partito.

Falso allarme. Qui la descrizione del NIST:

NCSTAR 1-2A Baseline

Capitolo 2.5.3 Repair Due to the Bombing of February 26, 1993

The 1993 bombing resulted in structural damage to WTC1, centered at exterior column 324 (south wall), B-2 level. The face of the column toward the explosion was slightly bowed, and the splice in the column developed a hairline crack. The column was reinforced locally to account for the loss of steel area. The bracing on either side was replaced with equivalen sections and attached in a similar manner as the originals. No modifications to the WTC-DB was made for this repair.

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Quel che ricordavo sara' stato scritto in qualche articolo di giornale o altro.

Leonardo Salvaggio ha detto...

Grazie mille del contributo.