2009/09/19

Mazzucco e Chiesa: il solito brodo insipido

di John - www.Crono911.org

I recenti "interventi" di Massimo Mazzucco e Giulietto Chiesa sulla questione "9/11" ripropongono un problema ormai annoso: l'inconsistenza di questi personaggi sia come "ricercatori", sia come interlocutori.

Parto da Mazzucco.

L'ex regista, oggi gestore del blog/forum Luogocomune, dopo aver "sfidato" Piero Angela autodefinendosi "uno dei maggiori esperti in Italia fra chi critica la versione ufficiale dell’undici settembre" ha offerto a Paolo Attivissimo uno spazio in un non meglio precisato video complottista.

Entrambe le iniziative sono cadute nel vuoto, com'è logico aspettarsi (anche per i motivi che dirò più avanti). A quel punto Mazzucco ha pubblicato sul suo sito una lista di domande (dodici, dice) con tanto di video, pretendendo altrettante risposte da Paolo Attivissimo.

E il buon Paolo gli ha risposto. Ha replicato a Mazzucco, beninteso, spiegando le ragioni per cui quelle domande non meritavano riscontro.

L'articolo di Paolo è del 16 settembre. Eppure, il 18 settembre Mazzucco – a chi gli chiedeva se era giunta risposta da Attivissimo – ha risposto:

"No. Se lo facesse, pubblicherei immediatamente la sua risposta".


E al momento in cui scrivo queste righe, ancora Mazzucco non ha pubblicato la risposta di Paolo, lasciando intendere ai propri iscritti che il "nemico" tace.

Nel frattempo però, sul mio forum ho messo giù un commento ironico sulle domande di Mazzucco, evidenziando quanto esse siano inutili, fuorvianti e basate su premesse false e illogiche.

Mazzucco che ha fatto? Si è inventato dodici risposte, le ha attribuite a me dicendo che sono la mia risposta alle sue domande e che le avrei scritte usando un imprecisato nick di copertura, ha pubblicato il tutto e ha persino affermato (mentendo spudoratamente) di aver avuto una corrispondenza con il sottoscritto!

Scorrettezza e menzogna, e poi Mazzucco si meraviglia che nessuno gli dia corda.

Ma in questa vicenda saltano fuori due affermazioni di Mazzucco che la dicono lunga su quanto egli sia "uno dei massimi esperti" complottisti.

Nella sua "controrisposta" alla domanda "9B", infatti, parla di "3 anelli di cemento armato" che sarebbero stati "perforati" dal volo American 77, al Pentagono. Dopo otto anni, Mazzucco ancora ignora che il Pentagono, ai piani in cui fu colpito dal velivolo, non è composto da tre anelli. Il Pentagono, infatti, forma anelli separati soltanto ai piani superiori: al piano terra e al primo piano, ossia i livelli colpiti, i tre anelli esterni sono in realtà un volume unico.

Dal Pentagon Building Performance Report della American Society of Civil Engineers (2002).

Ormai lo sanno tutti i complottisti che abbiano fatto un minimo di studio sulla materia, ma Mazzucco lo ignora.

Poi, tra i commenti nel suo blog, quando l'utente Ashoka parla del passaporto di uno dei dirottatori rinvenuto in strada dopo l'impatto del volo American 11 contro la North Tower di New York – circostanza anche questa nota da otto anni e al centro di innumerevoli diatribe tra complottisti e debunker, citata praticamente in tutti i testi e i servizi che parlano di 11 settembre compresi numerosi documenti – Mazzucco è sorpreso dalla "notizia":

"ASHOKA quel passaporto mi mancava. Se poi è stato ritrovato prima del crollo, significa che è "volato via" al momento dell'impatto. Forse Al Suqami lo teneva in mano, con la mano fuori dal finestrino (pensava di essere al valico di Chiasso, in macchina, e non in aereo a New York).
Mi metteresti il link alla notizia, se ce l'hai sottomano?
Grazie."


E questo signore sarebbe uno dei "massimi esperti" di critiche alla "versione ufficiale" dell'11 settembre? Suvvia...

Ma non è da meno Giulietto Chiesa.

In un suo lungo post pubblicato su Megachip e datato 16 settembre 2009, Chiesa parte dalla rivelazione di "dati nuovi che sono emersi dopo il lavoro della Commissione".

E quali sono i "dati nuovi"? Tre libri. Uno è del 2002, l'altro del 2006. Sarebbero "dati nuovi".

Il terzo è del 2008, ed è il libro Commission scritto dal giornalista Philip Shenon, che mette in luce alcune presunte omissioni e distorsioni nell'ambito della Commissione d'inchiesta sui fatti dell'11 settembre.

L'apprezzabile lavoro di Shenon, però, è di discutibile utilità: le sue fonti, come lo stesso autore ammette, sono in gran parte coperte dall'anonimato per cui non è possibile verificarne le affermazioni.

Soprattutto, Shenon non contesta affatto ciò che è accaduto l'11 settembre 2001 (come invece Giulietto vorrebbe lasciar intendere) ma contesta che la Commissione avrebbe taciuto sul coinvolgimento dell'Arabia Saudita.

Ma se è per questo, altri autori prima ancora di Shenon avevano già focalizzato la questione delle responsabilità saudite (Coll, Wright, Lance) e loro hanno fatto anche nomi e cognomi.

Nulla di nuovo sotto il sole, quindi, e la recentissima discovery di tutto il materiale della Commissione 9/11 – comprese le mail scritte dai componenti dello staff – consente a chiunque di verificare fino a che punto certi sospetti sull'Arabia Saudita siano giustificati o meno.

Chiesa supera poi del tutto il limite del ridicolo quando "scopre" che Khalid Sheikh Mohammed ha reso una confessione sotto tortura... e finge di ignorare che l'uomo aveva già confessato le proprie responsabilità - quand'era ancora libero e felice - al giornalista arabo Yosri Fouda; o quando afferma che la Commissione 9/11 servì per indurre gli Stati Uniti a invadere l'Iraq*, scordandosi che l'Iraq fu invaso un anno prima della pubblicazione del Rapporto; o quando "rivela" che quasi tutte le telefonate fatte dai voli dirottati sono false perché l'FBI ha scoperto che solo due di esse risultano partite dai telefoni cellulari... certo, infatti tutte le altre sono partite dai telefoni di bordo, come attestato dall'FBI e come noi diciamo da anni: sono i complottisti a sostenere che sono partite dai telefoni cellulari, mica noi.

Questa è quindi la profonda ignoranza dei complottisti "esperti" di casa nostra, che poi pretendono di vendere libri e film e di essere trattati da seri ricercatori.

Più che mai questi episodi dimostrano che il livello dei complottisti è quello dei banali venditori di fumo e paccottiglie, ed è per questo che ad essi non può riconoscersi la dignità di seri interlocutori.

*Nota: riferito al passaggio in cui Chiesa, interpretando a modo suo Shenon, sostiene che il governo «si servì della Commissione per promuovere la guerra contro l’Iraq».