2008/06/12

WTC, la termite impossibile

di Paolo Attivissimo. Si ringrazia Walter Canciani di TrainzItaliaFoto.com per il permesso di pubblicazione delle fotografie.

Una delle teorie cospirazioniste più ricorrenti riguardanti il crollo delle Torri Gemelle e dell'Edificio 7 del complesso del World Trade Center sostiene che sia stata effettuata in gran segreto una demolizione controllata mediante l'uso di una sostanza chiamata termite per tagliare per fusione le colonne portanti. Uno dei principali sostenitori di questa teoria è il professor Steven Jones, ex docente della Brigham Young University, nello Utah.

Come già descritto in molte occasioni, la termite è una miscela incendiaria, non un esplosivo, e brucia a temperature altissime, tali da poter fondere anche l'acciaio. Questa miscela è stata resa celebre, per così dire, dalla sua citazione nei testi e nei video cospirazionisti, ma in realtà non è affatto esoterica come alcuni la dipingono: anzi, è di uso piuttosto comune in vari settori industriali civili e militari. In particolare, grazie agli appassionati di tecnologia ferroviaria italiani, in particolare Walter Canciani di TrainzItaliaFoto.com, possiamo assistere da vicino a una sua applicazione pratica in un contesto particolare perché piuttosto familiare: la Stazione Centrale di Milano.

La termite, infatti, viene utilizzata comunemente per la saldatura dei binari: un procedimento che di primo acchito può sembrare l'esatto contrario del taglio teorizzato al World Trade Center, ma che in realtà non è poi così dissimile, perché in entrambi i casi si tratta di portare a fusione l'acciaio.

L'osservazione di questa procedura di saldatura, descritta in dettaglio da TrainzItaliaFoto.com qui, permette di fare alcune considerazioni che chiariscono quanto sia fisicamente impraticabile l'uso della termite o di miscele analoghe per il taglio di colonne ipotizzato al World Trade Center.

Vediamo le foto, scattate al binario 10 della Stazione Centrale di Milano nella notte tra il 23 e il 24 gennaio 2006, e commentiamole attingendo alle didascalie che le accompagnano nel sito di pubblicazione iniziale. In alcune foto, l'inquadratura è stata ristretta per evidenziarne i dettagli.

Con l'ausilio di profili unificati e terra refrattaria è stato creato lo stampo per la colata, ed è stato posto al di sopra il crogiolo, che nel frattempo era stato preriscaldato:




Riscaldamento dello stampo e riempimento del crogiolo con termite:






Accensione della termite contenuta nel crogiolo:




Fasi di colata:











Ora che abbiamo visto queste immagini decisamente spettacolari, esaminiamone il contenuto dal punto di vista dell'ipotesi cospirazionista.

Dov'erano i crogiuoli al WTC?


Innanzi tutto, spiccano le grandi dimensioni del crogiuolo rispetto al binario: sono un sintomo della grande quantità di termite necessaria per la fusione. Se quello è il crogiuolo necessario per fondere localmente un binario, è facilmente intuibile quanto avrebbe dovuto essere grande l'ipotetico crogiuolo utilizzato per tagliare le colonne delle Torri Gemelle, che avevano una sezione quadrata cava di circa 35 centimetri.

Sembra improbabile che si possano introdurre nell'edificio e collocare a ridosso delle colonne dell'edificio, piano per piano, dei contenitori di questa grandezza, senza che nessuno si accorga di nulla. Non solo: di questi crogiuoli, indispensabili per contenere la termite prima e durante l'accensione, non c'è alcuna traccia nelle macerie del World Trade Center. La teoria della termite deve spiegare il fatto che nessuno ha notato i contenitori della termite e il fatto che non sono stati trovati nei resti del WTC. Non lo fa.

La quantità di termite è anch'essa un ostacolo notevole a questa teoria: come sarebbe stato possibile introdurre, sempre di nascosto e senza lasciare tracce visibili, decine di tonnellate di termite nelle Torri Gemelle (e nel WTC7) e piazzarla dentro i crogiuoli che nessuno ha visto? La teoria della termite non lo spiega.

Preriscaldamento


Le immagini della saldatura della rotaia rivelano un altro aspetto molto interessante: la necessità di scaldare il crogiuolo prima dell'uso. Questa necessità implica la presenza al WTC, in aggiunta ai crogiuoli e alla termite, di dispositivi atti a riscaldare i crogiuoli stessi. Dispositivi ingombranti, che nessuno ha visto prima degli attacchi o tra le macerie delle Torri Gemelle. Dispositivi che, dovendo scaldare, avrebbero comportato una generazione di calore difficile da non notare, che avrebbe oltretutto comportato la necessità di predisporre protezioni antincendio ancora più ingombranti e vistose. Di tutto questo non vi è alcuna testimonianza prima dei crolli e nessun reperto nelle macerie (che, ricordiamolo, sono rimaste a Ground Zero in totale otto mesi e mezzo).

Se possiamo ipotizzare che ai piani incendiati sia stato il calore degli incendi a fornire il riscaldamento, evitando il ricorso a dispositivi appositi, non lo possiamo fare per i piani intatti. Infatti anche le colonne centrali e/o perimetrali di questi piani, secondo la teoria della termite, sarebbero state tranciate con questa miscela incendiaria: altrimenti il crollo (sempre secondo la teoria cospirazionista) sarebbe stato solo parziale o perlomeno più lento.

Bagliori inconfondibili


Un altro aspetto significativo evidenziato da queste immagini è il bagliore prodotto dalla reazione termitica: non sarebbe passato inosservato, se fosse stata usata la termite su tutte le colonne perimetrali delle Torri Gemelle. Invece l'unico bagliore osservato è quello, assai fioco, intorno all'81° piano della Torre Sud, descritto in dettaglio da Henry62. Nell'altra torre, niente. Nel WTC7, niente.

Si potrebbe allora ipotizzare che la termite sia stata usata soltanto sulle colonne centrali della struttura e che quindi il bagliore sia stato mascherato dalle pareti circostanti. Ma la presenza di "guglie", ossia di circa 200 metri di colonne centrali rimaste in piedi dopo il crollo (e successivamente crollate per mancanza di sostegno laterale), documentata in questo articolo, contrasta con quest'ipotesi.

Colatura


Un'altra ragione tecnica per non poter accettare l'ipotesi della termite deriva da una semplice considerazione di gravità: la termite agisce per colatura. Le immagini della fusione e saldatura di una rotaia lo mostrano chiaramente: la termite s'incendia e cola, incandescente, sul metallo. Vi rimane a contatto per gravità, perché la rotaia è un elemento orizzontale e c'è uno stampo di contenimento.

Ma le colonne del WTC erano ovviamente verticali. La termite in uscita dal crogiuolo colerebbe via subito da un elemento verticale: un dettaglio fondamentale, che i cospirazionisti evitano accuratamente di segnalare (non è un caso che le dimostrazioni della termite riguardino tutte superfici orizzontali).

Sarebbe stato quindi necessario predisporre non solo il crogiuolo, grandissime quantità di termite, il sistema di riscaldamento del crogiuolo e la protezione termica e antincendio intorno al sistema di riscaldamento, ma anche uno stampo refrattario che cingesse completamente ogni colonna e ricevesse la termite incandescente, trattenendola in una zona ben precisa della colonna in modo da permetterle di agire. Anche di questo stampo, come degli altri dispositivi, non vi è traccia, né prima né dopo gli attentati.

Diagonalità impossibile


La natura fluida della termite implica inoltre che una struttura di contenimento come quella descritta sopra disporrebbe la termite incandescente intorno alla singola colonna in un anello che sarebbe giocoforza orizzontale.

Questo significa che le colonne tagliate in diagonale (come quella mostrata qui accanto), che alcuni considerano prova dell'uso di termite, in realtà non possono essere state prodotte mediante termite, a meno che si ipotizzino fantasiosi sistemi di colatura continua lungo uno scivolo che abbracci di sbieco la colonna. Sarebbe sicuramente impegnativo farlo passare inosservato.

I tagli diagonali sono infatti il risultato delle operazioni di taglio successive ai crolli, effettuate per la messa in sicurezza dell'area per i soccorritori, come discusso in questo articolo.

Tempi d'azione


L'ostacolo più importante per chi sostiene che il crollo delle Torri Gemelle e/o del WTC7 sia stato accelerato usando la termite per tranciare le colonne portanti è costituito dalla tempistica.

La termite ha tempi di reazione dell'ordine delle decine di secondi per fondere grandi spessori di metallo, come si può vedere in questa serie di video. Non è un esplosivo, la cui azione si svolge invece in frazioni di secondo e può quindi essere temporizzata con estrema precisione. Sincronizzare l'accensione e la colatura della termite e la fusione dell'acciaio in ogni colonna, su ogni piano, con una precisione tale che ogni piano ceda esattamente nell'istante desiderato (non prima, per non rivelare il trucco, e non dopo, per non rallentare il crollo e farlo ripartire magicamente), e riuscirvi non una, ma ben tre volte, risulta dunque intrinsecamente impossibile.

A questo si aggiunge la considerazione, puramente di buon senso, che un'operazione del genere, quand'anche fosse stata fattibile, avrebbe comportato un enorme rischio di fallimento, con conseguente imbarazzantissimo smascheramento della messinscena in diretta televisiva mondiale. Come giustificare anche un solo crogiuolo che s'accende troppo presto e trancia le colonne, magari venti o trenta piani più sotto rispetto ai piani colpiti?

Conclusioni


L'apparato necessario per utilizzare la termite per tranciare colonne da 35 cm in pochi secondi è dunque talmente ingombrante e vistoso da rendere sostanzialmente impossibile collocarlo in modo invisibile in moltissimi esemplari, piano per piano, colonna per colonna, anche lungo il perimetro esterno, in edifici perennemente occupati come le torri del World Trade Center o l'Edificio 7 del complesso. A questo si aggiunge la quantità inverosimile di termite necessaria per ottenere la fusione di colonne d'acciaio di grande spessore. Inoltre la termite ha tempi d'azione incompatibili con la durata del crollo degli edifici del WTC. Infine, l'uso occulto della termite avrebbe comportato un rischio assurdamente alto di smascheramento della messinscena.

La termite, in estrema sintesi, non può essere stata utilizzata nel World Trade Center l'11 settembre 2001 per insormontabili ostacoli pratici di facile comprensione.

6 commenti:

mother ha detto...

remake di decine e decine di articoli sulla termite.

Su "faccialo il punto sulla termite"
già facevo notare l'assurdità di utilizzare apparati vistosi per chi vi lavorava.
Il concetto è ripreso anche nell'articolo di Monika Bravo ed in quello di Scott Forbes/Danny Jowenko.
SJones vaga dalla termite normale (colata), a quella con zolfo (a dire di jones esplodente) a quella nanoparcellizzata con zolfo (secondo Jones supereplodente).
In realtà a malapena è deflagrante. Certo immaginarla poi applicata come pittura/vernice alle colonne lascia allibiti (idea recente di Jones).
Tuttavia come spiegato in passato questo si scontra con la presenza dei solfuri nella corrosione dei materiali, diffusa e non localizzata, blablabla...

Dei "crogiuli" si parla negli articoli della serie molten metal (per esempio notando il contrasto fra la presenza di metallo fuso dentro il vano ascensori e la testimonianza di Rodriguez che vede acqua dentro gli ascensori).
Del flash della luce bianca prodotta dalla termite se ne parla nell'articolo fiat lux1.

Infine credo si possa accennare anche l'articolo di Henry in cui mostra le "colate di acciaio fuso" vere, di cui non esistono prove o similari per Ground Zero.

Dura riassumere quasi due anni di articoli sulla termite in un solo post in un colpo solo.

bye bye

PS: TrainzItaliaFoto.com te l'avevo segnalato io circa 1 anno fa, alla fine è tornato utile.

mother ha detto...

PS2: ed il meteorite di SJones?!

-.-' dura riassumere l'argomento appieno.

Paolo Attivissimo ha detto...

remake di decine e decine di articoli sulla termite

Esatto, della serie "repetita juvant". Le foto della termite alla stazione di Milano erano troppo belle per non parlarne (grazie per averle segnalate, a proposito). Smitizzano una sostanza che i cospirazionisti hanno elevato a leggenda con tanto di superpoteri (la "supertermite" o la termite che si applica a pennellate secondo Steven Jones).

Con questo, salvo nuovi voli di fantasia termitici o ipertermitici, dovremmo poter chiudere la questione termite.

Giuliano47 ha detto...

Mother, TrainzItaliaFoto.com l'avevo segnalato anch'io a Paolo, un mese fa :-)
Dunque chi vuole documentarsi tecnicamente ne trova di materiale in rete.

@Paolo
Per chiudere l'argomento potresti aggiungere anche la tecnica di applicazione sol gel per la Supertermite.

E cosi' ne usciremo da questo ...termitaio.

Forse.

mother ha detto...

[QUOTE]Mother, TrainzItaliaFoto.com l'avevo segnalato anch'io a Paolo, un mese fa :-)
Dunque chi vuole documentarsi tecnicamente ne trova di materiale in rete.[QUOTE]
E' un po' come la foto del WTC7 senza danni, sbufalata in tre diversi modi se solo si ha voglia di verificare il materiale.




[QUOTE]Esatto, della serie "repetita juvant".[QUOTE]
Il problema è che ogni 6 mesi nuovi utenti entrano a far parte del mondo degli internauti, e per un qualche strano motivo prima si istruiscono di dietrologia e poi finiscono qui a tirar fuori sempre i soliti temi: buco di 5 metri, termite, ecc...

[QUOTE]
Con questo, salvo nuovi voli di fantasia termitici o ipertermitici, dovremmo poter chiudere la questione termite.[QUOTE] Fra i tanti articoli in bozza ci sarebbe quello sul metodo scientifico di SJones...

Henry62 ha detto...

Pap8,
il tuo commento è stato rifiutato perchè era puro spamming.
Se sei interessato a parlare dell'argomento, lascia un commento nell'apposito thread:

QUI