2007/03/20

Inganno Globale seconda edizione corregge gli errori. Soltanto quelli segnalati dai debunker

di Henry62
http://11-settembre.blogspot.com/

Nota: dal 2017 circa i contenuti del sito Flight77[.]info non riguardano più gli attentati dell’11/9. In questo articolo, i link al sito sono stati aggiornati per puntare alla copia archiviata su Archive.org.


Finalmente, dopo più di due mesi dall'annuncio, è arrivata in distribuzione l'edizione riveduta e corretta del libro Inganno Globale di Massimo Mazzucco. Devo ringraziare la segnalazione di un nostro attento lettore, perché onestamente la cosa era passata del tutto sotto silenzio anche presso il sito Luogocomune.net di Mazzucco.

Come nella prima edizione, anche questa aggiornata al 2007 ha allegato il DVD in omaggio col film omonimo. Chi ha prenotato presso il proprio libraio questa seconda edizione ha però avuto una piccola sorpresa, perché il libro non risulta ancora disponibile nelle librerie, ma è invece diffuso come gadget allegato ad una rivista della Macro Edizioni, in genere venduta al prezzo di 4 euro e per l'occasione disponibile al prezzo maggiorato di 9,90 euro.

La distribuzione della rivista sembra essere estremamente limitata, perché per trovarla ho dovuto girare per una quindicina di edicole, dove alla fine ho recuperato l'unica copia che era stata inviata.

La rivista si chiama "Il/La Consapevole – Stili di vita – Modi di pensare". Dovrebbe trattarsi di un bimestrale, ma non ne sono certo, perché riporta "Anno 4 Numero 9, Febbraio-Marzo 2007"; quello che è certo è che degli 8 numeri precedenti è possibile ordinare gli arretrati al prezzo speciale di promozione di un numero omaggio se se ne ordinano più di 4 numeri.

Già la scelta della distribuzione in edicola è significativa dell'approccio dell'editore e dell'autore, perché bisogna dare loro atto che si tratta di una scelta coraggiosa, ma vorrei segnalare anche la presenza di un'intervista a Mazzucco nella rivista e, cosa alquanto strana, una interessante postfazione nel libro a difesa del lavoro da parte dell'editore che, secondo me giustamente, difende la scelta di campo fatta.

Perché parlo di scelta di campo? Perché, come vedremo, nei fatti di questo si tratta, cioè di diffusione di un'opera di propaganda che a priori ha scelto quali ipotesi sostenere e che trascura di citare tutte le prove che sono contrarie alle idee (o meglio, opinioni personali) dell'autore. Questo metodo non è quello della ricerca della verità ma, più propriamente, quello della propaganda o, se preferite, della controinformazione.

Sia chiaro che tutto ciò è lecito e legittimo, ma non completamente condivisibile se definito pomposamente "Sconvolgente! Il primo libro italiano sull'11 Settembre. Avvincente, inoppugnabile, documentatissimo" (scritta riportata in evidenza sulla confezione di vendita).

Si potrebbe pensare alla pubblicità ingannevole, ma confidiamo nel buon senso dei lettori che sapranno valutare da soli queste roboanti affermazioni: mai come in questo caso vale l'antico adagio "chi si loda…". E il libro Inganno Globale non è affatto "inoppugnabile", anzi, e vedremo quanto sia "documentatissimo".

Del resto è a tutti chiaro che non si tratta del primo libro italiano sull'11 Settembre: qualcuno ricorderà certamente, per esempio, le rampogne di Mentana a Chiesa che faceva pubblicità ai suoi libri sull'11 settembre durante una puntata di Matrix, e lo stesso Blondet scrisse sull'11 settembre ben prima di Mazzucco. Ma si sa, per vendere tutto è lecito.

Questa nuova edizione, resasi praticamente obbligatoria per correggere i numerosi e gravi errori della prima, si presenta di facile lettura e ancora rivolta al pubblico non specializzato: si tratta in pratica della prima edizione cui sono state apposte alcune correzioni ed è stata aggiunta un'intervista a Danilo Coppe, specialista italiano di demolizioni controllate.

Un po' furbescamente, ma senza possibilità di trarre in inganno chi segue questo nostro blog, l'edizione viene definita in copertina del libro "Edizione ampliata e aggiornata Gennaio 2007", perché definirla "corretta" sarebbe stata un'ammissione forse troppo umiliante; ma per il poco che conosco Mazzucco non credo sia stata una sua specifica scelta, quanto un'esigenza commerciale di marketing.

Mazzucco sa perfettamente che gli errori da me segnalati erano effettivamente tali, e non credo che si possa parlare propriamente di "aggiornamento 2007" quando le correzioni riguardano dati già noti da tempo, quali, per esempio, il numero di piani delle Torri o la natura bistatale e non municipale della Port Authority di New York.

Comunque sia, non per me ma per rispetto ai lettori, mi sarei aspettato due parole sulle correzioni apportate rispetto alla prima edizione, ma così non è stato. Evidentemente dà ancora molto fastidio ammettere i propri limiti, soprattutto se tali limiti emergono chiaramente da una discussione pubblica cui non si sa dare altra risposta che montare (per stessa ammissione di Mazzucco) nella home page di Luogocomune una gogna mediatica con cui esporre al pubblico ludibrio il critico resosi reo di lesa maestà.

L'impianto del libro è praticamente inalterato e pone le solite domande cui ormai siamo abituati, quelle stesse domande alle quali sono state date risposte sia dal lavoro d'inchiesta del team di Popular Mechanics (di imminente uscita in edizione italiana) sia, in tempi più recenti, dal lavoro "Inganno", curato da John e recentemente approdato su Canale 5 nella trasmissione Matrix di Enrico Mentana.

Vediamo ora di capire le correzioni fatte e valutare quindi il contenuto esclusivamente in merito ai fatti citati dal libro, visto che per nessun motivo intendo replicare alle personali opinioni complottiste dell'autore. Vorrei analizzare solamente il suo metodo di ricerca della verità.

Come detto, avevo a suo tempo aperto una discussione su Luogocomune, sito di cui Mazzucco è webmaster, proprio sugli errori del libro Inganno Globale. La cosa non fu certo gradita dall'autore, che in breve chiuse di forza la discussione ed espulse il sottoscritto dal suo sito, come si può vedere qui.

Conclusione prevedibile e da me accettata senza problemi, sebbene il mio scopo fosse quello di segnalare alcuni errori del libro e farli così correggere: devo dire che anche in questo sono riuscito solo parzialmente, perché il buon Mazzucco nel suo "inoppugnabile" e "documentatissimo" lavoro è riuscito comunque a infilare errori, almeno uno dei quali è una vera e propria perla.

L'elenco degli errori corretti da Mazzucco è, purtroppo, solamente quello che avevo segnalato pubblicamente: ringrazio della fiducia riposta in me da Mazzucco, ma gli devo segnalare che volutamente non li avevo segnalati tutti, proprio per valutare la bontà dell'opera di revisione dell'autore. Per cui devo constatare che quelli che non ho citato esplicitamente si ritrovano anche nella seconda edizione.

In alcuni casi le correzioni apportate da Mazzucco risentono della sua partigianeria, quindi sono di fatto delle semplici variazioni lessicali di concetti del tutto errati.

Faccio un esempio per chiarire: laddove a pag. 16 di IG1 parlava esplicitamente di termite, in IG2 parla di generici materiali esplodenti. Peccato che la termite non sia un esplodente e, soprattutto, non siano state trovate assolutamente tracce della sua presenza. Illazioni e ipotesi sostenute in primis da Jones, ma prove zero (e non mi riferisco al film di Chiesa).

Lo stesso discorso vale per l'affermazione di IG2 che l'edificio WTC7 sarebbe crollato solamente a causa di un incendio.

Secondo l'autore, in facciata al Pentagono continua ad esserci solamente un piccolo buco di 3-4 metri, più un'ulteriore spaccatura frutto di una inesistente esplosione della parete verso l'esterno (IG2, pag. 46).

Il Pentagono, nonostante le ampie discussioni in merito, viene sempre da Mazzucco ritenuto protetto da inesistenti batterie antiaeree (IG2, pag. 49).

Un ipotetico Boeing che andasse ad impattare contro l'edificio ad una velocità di 850 km/h avrebbe dovuto rimbalzare, secondo Mazzucco (IG2, pag. 51). Non so quali siano le nozioni di fisica che sottendano a queste valutazioni, ma certamente non si può imputare all'autore la mancanza di fantasia.

In merito all'analisi Purdue (IG2 pag. 53), lascio a voi immaginare dove arrivi l'"inoppugnabile" e "documentatissima" ricerca.

Il timone dell'aereo, che in IG1 era d'acciaio, diviene in IG2 una "spessa lama metallica alta più di 6 metri", sostituendo un generico metallo laddove, come ovvio, si trovano invece materiali compositi su travatura in lega leggera.

L'autore sembra poi avere una particolare attenzione per le finestre del Pentagono, della cui incolumità, per le finestre non direttamente impattate, non riesce proprio a capacitarsi, tanto da lasciarsi andare (IG2. pag. 56) a ironiche battute che suonano fuori luogo sia nei modi che nella sostanza. Probabilmente l'autore non ricorda che non stiamo parlando di comuni finestre, ma di speciali infissi anti-esplosione con lastre trasparenti multistrato (ciascuna del peso di alcuni quintali...) montate su particolari serramenti in acciaio imbragati alla struttura della facciata.


Dal documentario Inside the Pentagon, National Geographic.
Si noti l'uso di un veicolo sollevatore di grande portata per trasportare la finestra.


Naturalmente, parlando sia del volo AA77 al Pentagono che del volo UA93, Mazzucco dimentica di citare l'esistenza delle scatole nere e delle identificazioni delle vittime, dei passeggeri e dell'equipaggio, ma questo è un dettaglio che l'autore non ritiene significativo e degno di menzione, mentre accenna, naturalmente sfrondata delle parti non gradite, all'intervista del sindaco di Shanksville (IG2, pag. 71) nella quale si negherebbe la presenza di rottami dell'aereo caduto.

Venendo invece alle Twin Towers, Mazzucco continua a diffondere l'ipotesi, ormai obsoleta, ripudiata e dimenticata da tutti, del collasso a pancake (pag. 98), che risalente al 2002 e che nemmeno compare nel report definitivo del NIST del 2005. Ma questo è funzionale per poter continuare imperterrito a scrivere che con tale ipotesi (che non si accorge di sostenere solamente lui, ormai), si violerebbero delle leggi di natura in riferimento ai tempi del crollo. Evidentemente non è chiara la distinzione fra collasso e crollo, ma avendolo più volte spiegato proprio sulle pagine di Luogocomune, invito Mazzucco a leggersi il suo sito e ad aggiornare le sue teorie.

Lo stesso discorso vale per la spiegazione di come abbiano potuto 18 persone salvarsi dalla Torre Sud (pag. 104). Le contraddizioni sono, come al solito, all'ordine del giorno: prima si dice che le Torri sono cadute sulla propria pianta, poi ci si chiede come pezzi delle Torri possano essere stati scagliati a distanze di decine e decine di metri: delle due, l'una… l'autore faccia la sua scelta e poi ne riparleremo, perché non è possibile commentare ipotesi antitetiche esposte nello stesso libro come se niente fosse.

In merito alla vicenda della presenza di amianto nelle Twin Towers siamo arrivati al ridicolo: ricordo che Mazzucco pretendeva da me la documentazione con cui lui potesse correggere il suo clamoroso errore della prima edizione, e su questo ingaggiò un ingenuo quanto per me divertente tormentone di messaggi in cui, praticamente, denunciava di fatto la sua completa incapacità nel chiarire questa vicenda, talmente importante per l'autore da presentarla invece all'interno di un paragrafo dal titolo evocatore di "Alla ricerca di un movente".

Nella seconda edizione la soluzione è stata salomonica: prendendo spunto da valutazioni "spannometriche" fatte da qualcuno in post anonimi della discussione da me aperta su Luogocomune, le tonnellate di amianto diventano circa 5.000. Nella discussione, questo numero usciva come stima della percentuale di amianto presente nel materiale isolante, ma l'autore anonimo del post fece questa valutazione basandosi su percentuali in pesi, mentre le percentuali di composizione del materiale antincendio spruzzato al WTC venivano generalmente fatte in volume. L'uso di cifre scaturite da fonti del tutto prive di verifica e di autorevolezza come un post anonimo è sintomatico della cosiddetta approfondita e inoppugnabile ricerca condotta per questo libro.

Vale la pena di ricordare, per chi vuole informarsi correttamente, che la realtà è che l'amianto, reso non pericoloso per rimozione o incapsulamento, era presente solamente nei primi 38 piani della Torre Nord e completamente assente in tutti gli altri edifici. Eppure anche in Inganno Globale Aggiornamento 2007 l'errore continua a rimanere. Confidiamo nell'aggiornamento 2008.

In merito all'intervista a Danilo Coppe, rispetto troppo l'opera di Danilo per affiancarlo al resto dell'opera mazzucchiana, per cui lascio a lui, se vuole, la possibilità di dire la sua da queste pagine.

Non vorrei dilungarmi oltre, ma avevo promesso una perla, già presente nella prima edizione, che volutamente non era stata segnalata pubblicamente per poter valutare il "frutto dell'eccezionale lavoro di raccolta documentale di Massimo Mazzucco" (citazione di Giorgio Gustavo Rosso, editore di Inganno Globale, dalla postfazione pag. 149): il povero Mark Bingham, vittima del volo UA93 e autore della famosa e contestata telefonata alla madre in cui si presentava con nome e cognome, per Mazzucco diventa Scott Bingham (pag. 79) e la telefonata diventa letteralmente "Hi mom, this is Scott, Scott Bingham" (stessa pagina, quarta riga dall'alto), con tanto di virgolette per la citazione testuale.

Peccato che Scott Bingham esista veramente e non sia il ragazzo appassionato di rugby morto a Shanksville: è uno dei più importanti e veri ricercatori sull'11 settembre, titolare del sito Flight77[.]info e autore delle richieste che hanno portato al rilascio dei filmati del Pentagono.

Caro Mazzucco, capisco il fuso orario e l'assonanza dei cognomi, ma verificare ciò che si scrive è davvero così difficile? Un pensiero va anche a lei, signor Rosso, editore di questa pietra miliare italiana della ricerca sull'11 settembre, cui va tutta la nostra sincera solidarietà quando afferma (pag. 153) che un suo secondo autore che scrive di 11 settembre, David Icke, "sicuramente non è in grado, come Mazzucco, di documentare ogni cosa che scrive".

E' indubbio che un sostenitore della presenza nella famiglia reale inglese di alieni rettiliformi travestiti quale è Icke possa incontrare qualche difficoltà nel documentare queste affermazioni, ma lodare Mazzucco dicendo che è più documentato di David Icke non credo sia un gran complimento.

33 commenti:

Satyricon ha detto...

"eccezionale lavoro di raccolta documentale"...

Jimbo72 ha detto...

Buongiorno Henry

Ho letto il tuo interessante articolo, sopratutto la parte finale riguardante l'amianto. E in particolare :
"Nella seconda edizione la soluzione è stata salomonica: prendendo spunto da valutazioni "spannometriche" fatte da qualcuno in post anonimi della discussione da me aperta su Luogocomune, le tonnellate di amianto diventano circa 5.000."

Ho visto che hai linkato la gogna pubblica a cui sei stato sottoposto, che poi é il sito di Luogocomune a cui sono iscritto.
Allora cominciamo a fare riferimenti precisi invece che spannometrici:
1) L'utente anonimo é Ashoka che come ben sai ha un nome e cognome visto che scrive con quello sul sito.
2) Il discorso sull'amianto é nato dal commento 502 pag. 12 del forum di discussione che hai linkato.
Dove Ashoka ti linkava questo :
http://www.nycosh.org/environment_wtc/gerrardarticle.html

che é il "New York Committee for Occupational Safety and Health" dove si parla chiaramente della quantità di amianto (il dato é del 1972).

Come vedi ti sono state date sia le fonti e non da un "utente anonimo" e con "dati spannometrici" ma con riferimenti precisi.
Mi farebbe piacere che gli utenti che leggono l'articolo perdano anche qualche ora del loro tempo per leggere tutte le pagine di quel forum , che oltre a fornire link interessanti forniscono anche la spiegazone della chiusura del forum.
Probabilmente anche a causa della malafede di Henry , come dimostra ulteriormente pubblicando su questo blog spot un articolo del genere parlando di "utenti anonimi" e "dati spannometrici", cosa senza dubbio falsa.
E il discorso della fonte pensavo che non fosse piu' da riprendere visto che commentavi :
"Henry62 ha scritto:
Allora, le 5000 tonnellate non sono di amianto, ma di pasta cementizia contenente amianto, quindi non parliamo tanto per parlare.
Sono certamente alcune centinaia di tonnellate di amianto e il problema resta, ma ciò, ripeto, non ha niente a che vedere col fatto che le Torri non erano "foderate di amianto".

Forse hai ragione , non parliamo tanto per parlare.

saluti

Jimbo72

Leonardo Salvaggio ha detto...

Ciao Jimbo,

premetto che Henry62 ti risponderà in modo articolato appena gli sarà possibile.

La questione comunque è che le 5000 tonnellate sono di "pasta cementizia contenente amianto" e non 5000 tonnellate di amianto.

E' ben diverso.

Ciao

Jimbo72 ha detto...

Hammer

Grazie della precisazione , sulla quale , con Henry abbiamo avuto chiarimenti.
Quello che sottolineavo era che non c'era niente di anonimo e poco di spannometrico come si dice nell'articolo.
La fonte c'é e non é un anonimo...
Tutto li'

Ciao

Jimbo72 ha detto...

Ciao

Mi sono accorto che copiando il link non porta alla pagine perché manca html...

http://www.nycosh.org/environment_wtc/gerrardarticle.html

Cosi' dovrebbe funzionare

Ciao

Jimbo72 ha detto...

No

troppo corta la riga...

Iblis_the_logic_daemon ha detto...

OT: come si fa a entrare nella lista dei collaboratori di Undicisettembre?
O non si può proprio?

Paolo Attivissimo ha detto...

>come si fa a entrare nella lista dei collaboratori di Undicisettembre?

Basta mandarmi due righe al mio indirizzo di posta (topone chiocciola pobox.com) e avere delle competenze tecniche attinenti alla materia oppure tanta pazienza per tradurre/trascrivere i testi dei vari programmi pro e contro le teorie complottiste.

Henry62 ha detto...

Caro Jimbo72,
credo tu meriti una risposta anche sulla mia presunta malafede.

Fino a prova contraria dietro ad un nickname ci può essere chiunque, e sono lieto che sia così, quindi un post firmato da un nickname é a tutti gli effetti anonimo, non avendo io il piacere di conoscere gli utenti di Luogocomune.
La stima della presenza di amianto é per forza di cose "spannometrica", anche perché basata su valutazioni che non ci é dato conoscere né dalla lettura del post di Ashoka né dalla lettura della citazione.

Per me la malafede é invece continuare a scrivere cose palesemente errate, dipingendo la propaganda per informazione.

Ciao

Stepan Mussorgsky ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Stepan Mussorgsky ha detto...

5 anni prima

Paolo Attivissimo ha detto...

Usa-free, ci spieghi che cosa intendi con il link al film?

Jimbo72 ha detto...

Caro Henry

Parto dal fondo sul discorso malafede.
Seguendo il tuo ragionamento anche tu sei allora un anonimo, visto che parli da dietro un nick name, anche se so come ti chiami tanto quanto tu sai come si chiama Ashoka che, ripeto, si firma con nome e cognome quando scive articoli in homepage. Quindi il ragionamento anche qui non regge.

Tornando al discorso principale il punto é non tanto la presenza o meno dell'amianto e la quantità ma il modo in cui scrivi.
Nel tuo articolo leggo solo parole come "ridicolo" "scrivono utenti anonimi" "dati spannometrici" dopodiché , stuzzicato da un post perlomeno preciso, cominci a mettere dati, fonti e dettagli.
La correttezza sarebbe stata scrivere altre cose nel tuo articolo e non utilizzare la tua solita ironia per screditare il tutto.
Leggendo si faceva capire che su LC viene dato credito a ogni anonimo che passa , in seguito alla risposta , poi QUI fai capire che le fonti c'erano ma non vanno ancora bene.
Abbiamo fatto un passo avanti per la migliore comprensione di chi legge.
In fondo "Roma non é stata fatta in tre giorni".
Perché 5.000 invece che 400?
Ognuno sceglie le fonti che fanno comodo. Nello stesso modo in cui fai tu con la stessa (s)correttezza.
Della "vergogna di Mazzucco "forse é meglio che ne parli con lui, non sono il suo avvocato.
L'unica cosa che mi fa rispondere cosi' sono , come ti ho già detto, i tuoi contorsionismi demagogici (di nuovo ben evidenziati da questa tua ultima risposta) a seguito di una tua "recensione a Inganno Globale " dove , dopo 700 e passa commenti gli errori riscontrati sono 3 e importantissimi come : la proprietà municipale o meno, 108 piani piuttosto che 110 e la presenza di amianto che , come scrivi anche tu, é di centinaia di tonnellate.
Direi un po' poco per cosi' tanto commenti.
Ora attendo con ansia che qui ,in casa tua, ce ne siano altrettanti.
E nello stesso modo dettagliati evitando le ironie sul ridicolo, anonimo ecc ecc.
Sai com'é c'é tanta gente che sa scrivere bene in italiano e nello stesso modo leggerlo.

Buon weekend

Jimbo

airone76 ha detto...

L'unica cosa che mi fa rispondere cosi' sono , come ti ho già detto, i tuoi contorsionismi demagogici (di nuovo ben evidenziati da questa tua ultima risposta) a seguito di una tua "recensione a Inganno Globale " dove , dopo 700 e passa commenti gli errori riscontrati sono 3 e importantissimi come : la proprietà municipale o meno, 108 piani piuttosto che 110 e la presenza di amianto che , come scrivi anche tu, é di centinaia di tonnellate.


Vedo che come al solito il metodo dei complottisti duri e puri fa scuola... "Se ti trovano un errore tu di che: 'è roba di poco conto', 'che non hanno risposto a qualcos`altro' o 'non è quello il punto' "

A me invece sembra chiara una cosa (e qui ne abbiamo più di un esempio): Mazzucco fa ricerche a spanne, non controlla le fonti, le chiede a chi gli contesta le affermazioni (indizio fondato che non sa dove ha preso le notizie) e se te le da non contengono i dati che lui riporta, taglia le dichiarazioni o le traduce nel modo che fa comodo a lui, non fa una revisione completa del suo lavoro per evitare di dire sciocchezze e non corregge gli errori commessi.
Come si fa a credere alle affermazioni di uno che lavora così? Come si può credere alle affermazioni senza prove che fa, quando su quelle che le prove le hanno ci sono errori così madornali? Se Mazzucco fosse un ricercatore di una azienda sarebbe già stato licenziato per negligenza (e lo dico in base alla mia esperienza in reparti di ricerca di aziende).

Jimbo72 ha detto...

Ciao Airone

Ci si ritrova sempre ...

Allo stesso modo come si fa a credere a uno che scrive :

""Nella seconda edizione la soluzione è stata salomonica: prendendo spunto da valutazioni "spannometriche" fatte da qualcuno in post anonimi della discussione da me aperta su Luogocomune, le tonnellate di amianto diventano circa 5.000"

ma poi commenta :

"Ma così non é, caro Jimbo72, perché quanto é linkato é un articolo di tipo forense in cui la citazione vera é una nota a fine articolo (nota n. 12) in cui risulta testualmente il riferimento ad un articolo di Newsday a firma del giornalista Dan Fagin, del 13 settembre 2001, che riprende un'altra citazione dell'Associazione Americana di Igiene Industriale; si legge:
"A 1972 article estimated that 5000 tons of asbestos-containing insulation material were being applied to the WTC".

Quindi la fonte c'era e non era un anonimo.

Ma la fonte prima era piaciuta se diceva :"
"Henry62 ha scritto:
Allora, le 5000 tonnellate non sono di amianto, ma di pasta cementizia contenente amianto, quindi non parliamo tanto per parlare.
Sono certamente alcune centinaia di tonnellate di amianto e il problema resta, ma ciò, ripeto, non ha niente a che vedere col fatto che le Torri non erano "foderate di amianto".

Il ragionamento é uguale, taglia e confondi il lettore.

Ciao

airone76 ha detto...

Il ragionamento é uguale, taglia e confondi il lettore.


Mah... probabilmente abbiamo differenze di interpretazione. A me pare che la valutazione di Henry sia fatta in base al fatto che Mazzucco non ha linkato il diretto documento forense e probabilmente (visto che vive negli USA e l´inglese lo conosce bene) non lo ha nemmeno letto. Mazzucco parla di 5000 tonnellate di amianto come Ashoka nel suo post (che io non ho letto, comunque): Ashoka non ha fatto uno studio preciso su quello c´era nelle torri, ma ha linkato un documento, che linkava un documento in cui se ne parlava, tra l´altro leggendolo male. Penso che il commento di Henry si riferisse a ciò: Mazzucco riporta senza andare alla fonte un post che interpreta male un documento (per questo "spannometrico") ed è un post scritto da uno non "esperto" di settore (per questo "anonimo") per cui si limita a riportare (ripeto: leggendolo male) un altro documento.

Ma la fonte prima era piaciuta se diceva [...]

Non ho capito il senso di questa frase... l´hai presa dal blog di LC? Se ho capito bene si riferisce ad una risposta di Henry su LC... ragionando (però è difficile starti dietro, visto che mischi post che magari qualcuno non ha letto) pesno di aver capito il senso: "ad henry sta bene la fonte visto che la commenta in un altro blog, però poi qui la contesta" (spero di aver capito giusto...). Ma Henry non contesta la fonte, contesta il fatto che Mazzucco non la ha nemmeno letta, fidandosi di un post in un suo blog senza controllare i dati e i link: mi pare tutta un´altra cosa.

Stepan Mussorgsky ha detto...

"Usa-free, ci spieghi che cosa intendi con il link al film?"

L'hanno dato ieri su raitre, l'avevo già visto ma non mi ero accorto che a un certo punto c'è un dialogo tra due personaggi che anticipa in modo inquietante ciò che poi sarebbe successo nel 2001.

Devo recuperare il film, poi trascriverò il dialogo in questione, poi se vi va intavoliamo una piccola discussione, naturalmente in una sede adatta.

a presto e buon lavoro

Henry62 ha detto...

Ciao Jimbo72,
condivido l'intervento di Airone76, che ha centrato il bersaglio.

Devo invece dire che mi lascia molto perplesso e francamente stupefatto il tuo modo di porre la questione.

Quando dici:

"Tornando al discorso principale il punto é non tanto la presenza o meno dell'amianto e la quantità ma il modo in cui scrivi."

mi sembra che tu sia completamente fuori strada.
Il punto é proprio la presenza e la quantità di amianto: Mazzucco dice che sono 5000 tonnellate di amianto e lo dice senza citare alcuna fonte, al punto che ipotizziamo possa riferirsi al post di Ashoka (cui non posso attribuire alcuna identità, mi dispiace, perché non ho il piacere di conoscerlo se non per nickname, ma comunque non é questo il problema), post che a sua volta linkava un articolo in cui c'era una nota bibliografica ad un altro articolo in cui si stimava nel 1972, non si sa con quale metodo e con quale approssimazione, la quantità di impasto cementizio, NON di amianto, che era stato spruzzato nella sola Torre Nord per i primi 38 piani. Non si sa quale fosse la percentuale di amianto nel composto e non si sa se questa fosse in peso o in volume, quindi la citazione non dice affatto quanto amianto ci fosse nel 1972 nel WTC1.
Dal 1972 al 2001 questo amianto é stato in buona parte rimosso o incapsulato, per cui, anche sapere quanto ce ne fosse nel 1972 non ci consente di stimare, se non "spannometricamente", quanto amianto si sia effettivamente liberato nel crollo. Il dato che ho fornito, che é anche esso una stima fatta da un giornalista ambientalista, quindi certamente non propenso a minimizzare il danno ambientale, parla di 300-400 tonnellate di amianto. Non so quanto sia attendibile questa stima, ma siamo molto, ma molto lontani da quanto Mazzucco afferma nell'edizione 2007 di Inganno Globale.
Da ciò, se permetti, ne dobbiamo tutti dedurre che Mazzucco, ancora una volta, ha commesso un grossolano errore sia di metodo (non facendo alcuna verifica delle fonti, che peraltro nemmeno cita), che di dati, alterando volutamente la realtà dei fatti.
Perché dico "volutamente"? Perché dopo l'errore che avevo già segnalato nella prima edizione di IG, Mazzucco aveva il dovere di documentarsi e, se lo ha fatto, ha scritto volutamente una cosa non vera, se non lo ha fatto, ha scritto volutamente una cosa di cui non sapeva assolutamente niente, fidandosi di un post anonimo, tanto é vero che si é nuovamente dimostrata clamorosamente errata.

Nella seconda edizione, come già dissi, si sarebbe avuta la cartina di tornasole della reale capacità di analisi dell'autore ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Mi dispiace, Jimbo72, ma non sono certo io che confondo i lettori.

Ammiro il tuo tentativo di difesa di Mazzucco, ma, credimi, c'é un limite alla decenza!

Questa storia dell'amianto fa il paio con l'altra sciocchezza di Bingham.

Ti posso chiedere invece di spiegarmi, come iscritto di Luogocomune, come mai c'é un assordante silenzio su questa nuova opera mazzucchiana?

Nessuno ne parla, né l'autore che scrive ormai post di fantascienza su rimbalzi degli aerei al Pentagono e velieri di famiglia a moto perpetuo eolico, né i fedelissimi che pare ignorino questo nuovo rilascio del loro guru.

Hai forse ricevuto risposta al tuo post di richiesta informazioni su LC?
Niente, il silenzio più completo.

Ti sembra normale tutto questo?

Veniamo ora al seguito del tuo intervento.

Tu scrivi:
"La correttezza sarebbe stata scrivere altre cose nel tuo articolo e non utilizzare la tua solita ironia per screditare il tutto.
Leggendo si faceva capire che su LC viene dato credito a ogni anonimo che passa , in seguito alla risposta , poi QUI fai capire che le fonti c'erano ma non vanno ancora bene"

L'articolo che ho pubblicato é semplicemente la verità sugli errori ancora presenti in IG2, perché quelli segnalati in IG1 non erano solamente quelli da te ricordati (che comunque, da soli, screditano a sufficienza un autore che si autodefinisce un ricercatore della verità sull'11 Settembre), comunque basta leggere i post per vedere che ho seminato quelle che chiamavo scherzosamente "pillole" lungo tutta la discussione, per cui si può avere un'idea esatta dell'approssimazione di IG1.

In IG2, te lo dico esplicitamente, mi aspettavo di non trovare errori, perché era chiaro che la nuova fatica mazzucchiana sarebbe stata esaminata attentamente da me che già avevo analizzato la prima ma, credimi, con mio grande sconforto ho trovato nuovamente presenti un sacco di sciocchezze.

Tu dici che su LC non si dà credito al primo venuto... può darsi tu abbia ragione, ma non puoi negare che nessuno dei tuoi "esperti" cospirazionisti si sia accorto delle vere e proprie stupidaggini presenti in IG1 e IG2. La prova é il riferimento a Scott Bingham... a nessuno viene in mente che questo nome é collegato al rilascio dei filmati del Pentagono? E' l'unica persona che ha fatto fare veramente un passo certo verso la verità, qualunque essa sia, perché il fimato é comunque un fatto da analizzare, e su LC nessuno si accorge di cose di questo genere.
Scusami, ma fare ricerca é un'altra cosa.

Un cordiale saluto

Bisquì ha detto...

...L'unica cosa che mi fa rispondere cosi' sono , come ti ho già detto, i tuoi contorsionismi demagogici (di nuovo ben evidenziati da questa tua ultima risposta) a seguito di una tua "recensione a Inganno Globale " dove , dopo 700 e passa commenti gli errori riscontrati sono 3 e importantissimi come : la proprietà municipale o meno, 108 piani piuttosto che 110 e la presenza di amianto che , come scrivi anche tu, é di centinaia di tonnellate.
Direi un po' poco per cosi' tanto commenti.

Minchia!
Stasera ho scoperto una cosa nuova : non sono 700 commenti che fanno una ricerca seria.
E bè, certo come potrebbe essere? Visto che sono stati 700 commenti 3 errorini ci possono anche stare.
Bè, come no, su quasi 400 metri d'altezza che differenza possono fare qualche centinaio di tonnellate di "soli" due piani? Insignificanti dal punto di vista dell'energia potenziale. Meglio non prendere in esame altri aspetti, và ...
La proprietà municipale poi! Ma che scherziamo! Un'automobile può essere di pippo o di pluto è indifferente tanto che ce frega le proprietà sono di tutti e quindi facciamo la spesa proletaria.
La perla finale.
Amianto e che è? Kilo più o Kilo meno, vabbè ce se pò pure 'sta!
Dai! Sono solo insignificanti particolari.

Io mi vergognerei come un ladro ad affrontare discorsi seri su un disastro di queste proporzioni con questa superficialità.
Ha detto bene airone76.
Se fosse stato un lavoro serio con un'impresa seria ma sai quanti calci in ... nel sedere erano stati distribuiti?

Nichilista ha detto...

>a nessuno viene in mente che questo nome é collegato al rilascio dei filmati del Pentagono? E' l'unica persona che ha fatto fare veramente un passo certo verso la verità, qualunque essa sia, perché il fimato é comunque un fatto da analizzare, e su LC nessuno si accorge di cose di questo genere.<


forse la risposta la ho io per questa domanda.

perchè la prima versione cartacea è stata acquistata da penso meno del 15% degli iscritti ad lc (io sono stato forse il primo).
per la seconda penso e SPERO nessuno.
ecoo il perchè di questo silenzio

sarei curioso di conoscere i dati delle vendite di "inganno globale". mi sa tanto che ci troveremmo davanti ad un fiasco editoriale( ora viene venduto in edicola come allegato ad una rivista sconosciuta con un prezzo leggermente maggiorato!).


non per altro ma semplicemente perchè mi pare proprio che stiate veramente sopravalutando quello che massimo mazzucco è per il movimento dei complottisti qua in italia(figuriamoci nel mondo).
ve bene che IG fa schifo e daccordo il dovere morale di sbugiardare le affermazioni mendaci, ma ormai basta. qui si sta esagerando.
negli ultimi venti lavori sul blog compare il nome Massimo Mazzucco almeno 3 4 volte ad articolo. non parliamo nei commenti, dove è una costante. intervallata ogni tanto dal secondo più gettonato Jones.
ok .Fine. ci siamo presi le nostre soddisfazioni, no? non continuiamo a sparare sui feriti.

non che mi interessi minimamente la questione ,o tragga utilità nel difendere le pari in causa, ma dopo un po' la cosa risulta stucchevole(vedere i commenti).

specularmente su lc , i nomi di JB ed attivissimo costellano ogni nuovo articolo , che oramai non sono nulla più che "controdebunkate" di vario stampo.

basta.

non vi accorgete che i commenti a questi non sono ormai costituiti che dai soliti noti(me compreso) testardi e spesso facenti parte del gruppo di ricerca sul'11 9 o dei più accanniti complottisti , per quanto riguarda l'altro sito?


in questo periodo per le mie domande e sciocche riflessioni ho cercato di estrapolare le cose più curiose ed interessanti, ma è difficile destreggiarsi tra di un "mazzucco" un "chiesa " ed un JB ogni 2 3 righe.

se il lavoro è oramai compiuto e portato a termine sarà il tempo a determinare a chi il grande pubblico vorrà dare ragione.
se il nostro DNA è quello di pecore belanti, non ci sarà debunker che tenga.

trainare per inerzia questo (immagino duro) sforzo ha il sapore troppo di forzatura e di rivalsa personale che non fa onore a gente che con le proprie competenze può fare ben altro per la ricerca sull'11 9 ( che è quello che spero interessi a tutti)


solo un piccolo pensiero nella notte :-)

ciao

Paolo Attivissimo ha detto...

>negli ultimi venti lavori sul blog compare il nome Massimo Mazzucco almeno 3 4 volte ad articolo. non parliamo nei commenti, dove è una costante. intervallata ogni tanto dal secondo più gettonato Jones.
ok .Fine. ci siamo presi le nostre soddisfazioni, no? non continuiamo a sparare sui feriti.

Non dimenticare che il motivo per cui è nato questo blog è proprio smontare le ipotesi complottiste. La maggiore o minore presenza di un nome o di un altro è mera fluttuazione statistica.

Ci sarà spazio per Chiesa, Loose Change, Fetzer, e altri guru del settore. Poi, una volta che sarà stata assimilata la natura fondamentalmente insensate delle teorie di complotto correnti, potremo dedicarci agli aspetti più interessanti del tema 9/11. Ma per ora è troppo presto.

>non che mi interessi minimamente la questione ,o tragga utilità nel difendere le pari in causa, ma dopo un po' la cosa risulta stucchevole(vedere i commenti).

Quando ti accorgi che molta gente è ancora ferma a "il buco del Pentagono è troppo piccolo", ti accorgi che non sono i nostri articoli ad essere stucchevoli.

Henry62 ha detto...

Ciao Nichilista,
concordo con te e con Paolo, ma vorrei dire un'ultima cosa e la posto sul mio blog:

11-settembre.blogspot.com

perché non voglio che questo sito, di cui io sono solo una piccola parte, debba essere coinvolto in mie personalissime riflessioni.
Troverai ciò che penso nell'ultimo post "La fisica del Bar dello Sport".
Concedimi questa ultima citazione, poi ti prometto che continuerò a parlare di cose per tutti noi più interessanti.
Un salutone

Nichilista ha detto...

ho letto il nuovo post sul tuo blog(ne ignoravo l'esistenza).

devo dire che condivido appieno tutta la prima parte .
un linguaggio altisonante , ma condivido tutto :)

e non ti posso dare torto neppure per la seconda. per chi ha un minimo di cognizione di fisica , tutti quelle astruse interpretazioni su angoli e rimbalzi suonavano terribilmente redicoli ahimè -non voglio parlare di malafede a cui non credo, ma come diceva quel nuovo utente su lc spesso le persone sono porate ad immaginare scenari completamente in disaccordo con quelle che sono le regole della fisica, specie se si ha una "impostazione mentale di partenza" pregiudicata per un certo argomento, senza malafede -

quindi capisco cosa tu possa aver provato da perito balistico, alla lettura di ciò.

ergo concordo anche sulla seconda parte.

quello che volevo solo specificare sta qui ed è

>Concedimi questa ultima citazione, poi ti prometto che continuerò a parlare di cose per tutti noi più interessanti.<

non devi fare nulla perchè io chiedo o consiglio. quelli che sono gli scopi di questo blog li so e ogniuno ha i propri interessi che deve perseguire.
facevo solo notare che in molte occasioni ho tratto ottime informazioni dai lavori qui presenti.
molto mi hai dato per quanto riguarda le informazioni sulle dinamiche di crollo del wtc. molto ho acquisito.
e provo dispiacere quando tutto ciò viene perso in una lotta senza quartiere, ma senza tuttavia nessuna ragione di essere data oramai la pletora di articoli e argomenti, contro persone che hanno trovato ad oggi il loro collocamento nel firmamento della "ricerca 11 9".
un ulteriore accanirsi può risultare solo pleonastico ed esiziale.

mi rifaccio per esempio all'articolo sugli incedi che hanno portato al crollo dei tre edifici in acciaio, basato sulla parola "MAI" usata dai complottisti.
bene. capito l'antifona.
ma quando un utente nei commenti cercava spiegazioni (forse già date magari in alttra sede, un novo non puòessersi letto tutto) su alcuni elementi peculiari del crollo delle TT che mostravano una differenza rispetto agli edifici indicati, piuttosto che rimandarlo ad un link, un articolo, un passo, gli si rispondeva:
-i complottisti non dicono
-i complottisti non fanno
-i complottisti omettono
-i complottisti...

poi il classico e sempre più amaro:
-ti comporti come un complottista(sta nascendo una sorta di nuovorazzismo ?)

ma quando si riusciva ad accantonare questi, permettimi, argomenti retorici( e si raggiungeva il nocciolo della questione ,ecco che si conclude con :

"chiedi ad un fisico"


ma diavolo, siete voi i fisici, chimici, strutturisti...

e questo era solo un esempio

il tempo non si risparmia, non si mette in un silos per i tempi di magra ed è limitato. lo so. nessuno qui lavora a richiesta poi.

ma proprio per questo , un rispiarmio su articoli sul complottismo che oramai lasciano il tempo che trovano, potrebbe giovare molto alla ricerca (che suppongo non è ancora terminata, ne mai lo sarà)della conoscenza degli apetti tecnici e non dell' 11 9.

ciao gianluca

Henry62 ha detto...

Ciao Gianluca,
il blog l'ho aperto da qualche giorno... é un esperimento perché vorrei poter parlare con chiunque di quello che stiamo facendo, di cosa dovremmo fare e di che cosa si potrebbe fare... insieme.

Io vorrei veramente che tutti coloro che vogliono capire possano avere i mezzi per potersi muovere da soli, cercando di attingere sempre alle fonti, le uniche che possono consentire una vera indagine.

Ci sono molti aspetti che devono essere ancora investigati per poter essere accettati da tutti.

Io capisco, ma davvero, l'esigenza di porre domande e vorrei che fosse un desiderio comune, profondo e sincero.

Il problema nasce quando si fa il passo successivo e si cerca di dare risposte.
Non voglio individuare colpevoli, non mi interessa proprio in questo momento: mi basterebbe capire come tutto ciò possa essere avvenuto.
Per capire, però, bisogna lavorare, non avere fretta e accettare l'errore, quando ti viene dimostrato.

L'esperimento di aprire un blog é per me interessante, perché é la prima volta che ho una bacheca pubblica con cui condividere, quasi in tempo reale, con gli altri, tutti gli altri, ciò che si sente e si sta tentando di fare.

Potrà sembrare un pio desiderio, ma mi piacerebbe riuscire ad avere aggiornamenti ogni due o tre giorni, oppure anche solo poche righe ma quasi quotidiane, per condividere ciò che si fa.

Mi piacerebbe che ci si potesse trovare, anche solo per una visitina, tutti i giorni perché credo che il sale comune di una ricerca sia la partecipazione.
La cosa peggiore per una vicenda come quella dell'11 Settembre e le sue conseguenze penso sia la normalizzazione, condita dall'indifferenza.

No, non é normale che avvengano cose del genere.

Su Undicisettembre mi trovo benissimo, perché ciascuno fa secondo quello che può, compatibilmente coi propri impegni e si possono affrontare ricerche anche complesse con l'aiuto di amici che non si tirano indietro, ma non avrebbe senso postare quello che vorrei fare su un determinato argomento.
Su una pagina personale invece credo abbia un suo senso.
Per me é già importante sapere di non essere solo e l'ho scoperto proprio grazie alla frequentazione di Luogocomune, di cui ringrazio proprio Mazzucco che mi ha dato questa possibilità.

E' proprio perché ci é data questa possibilità che mi arrabbio al pensiero di quante risorse vadano sprecate per errori di metodo o di impostazione.

La mia idea é quella di portare avanti sempre e comunque una ricerca che é diventata una vera e propria attività che mi assorbe lo scarso tempo libero ed é per questo che ho voluto aprire un blog personale, che si affianca a Undicisettembre che é comunque un punto essenziale di raccolta di tutti i contributi che si ritengono interessanti.

Undicisettembre é nato per iniziativa di Paolo per fare chiarezza sulle tante teorie alternative che all'epoca spopolavano sul web: ora la situazione mi pare sia un poco cambiata, forse anche per il nostro contributo.

Vedremo.
Un cordiale saluto,
Enrico

Nichilista ha detto...

ma che fine ha fatto l'articolo apparso ieri mattina di mother sul collaboratore di scholar for truth deceduto ?
ho riacceso il pc il pomeriggio di ieri ed era scomparso

Paolo Attivissimo ha detto...

E' sotto revisione e aggiornamento, torna appena è stato sistemato.

Stepan Mussorgsky ha detto...

Riflessione della notte fonda.

Parliamo dei rapporti del NIST sul crollo delle twin towers.

Si è sostenuto che il rapporto si ferma a interpretare il crollo nel momento in cui esso diventa inevitabile, poi il crollo procede per vie ovvie e inevitabili.

Si è anche detto che, prescindendo dall'aspetto tragico, l'aspetto più scientificamente affascinante è la dinamica con cui 2 grattacieli imponenti , strutture complesse, crollano.

Prendo ad esempio il concetto di carico dinamico nella trasposizione della cassa di birra di Paolo.

Supponiamo che a un essere umano dò un pugno, non tale da stenderlo ma tale da fargli male (impatto degli aerei)

Successivamente, mentre il tipo vacilla per il pugno, gli lascio cadere da 2 cm sopra la testa una cassa di birra (torre A) o, sempre da 2 cm, 3 birre (torre B).

Perchè nonostante un carico dinamico sia composto da 16 birre e l'altro da 3 , i due effetti risultanti sono così simili?

Cercare di capire questo è importantissimo secondo me, e non è una domanda complottista.

E' molto difficile desumere da un crollo dati scientifici, ma sarebbe l'indagine più importante.

Nel senso: visto quel che è successo, se costruisco la Freedom Tower e scoppia un incendio spaventoso nei pressi della sommità, e per disdetta il sistema antincendio non funziona (vedi wtc7), potrebbe anche darsi che la capocchia della torre con le antenne crolla sul resto della torre disintegrando tutto fino a terra.

Magari questo risulta imposssibile a meno di un impatto di un aereo che comporti il danneggiamento del core, ma vista la facilità con cui hanno potuto dirottare 2 aerei e usarli per colpire e abbattere 2 megagrattacieli, tenendo presente (a meno che non sia una bufala) che poco tempo fa un imprenditore siciliano ha viaggiato indisturbato sui voli americani con la sua mercanzia (un cutter , proprio la presunta arma principe usata dai dirottatori, visto su Striscia la notizia), non avrebbe più senso costruire grattacieli meno alti e più massicci?

E' responsabile costruire un grattacielo ancora più alto e affusolato?

con tutto il rispetto per i morti, ma non sarebbe utile ingegneristicamente parlando costruire strutture che avrebbero più chances di resistere ad un attacco a base di aerei o bombe, tipologie che si sono dimostrate le più devastanti per queste strutture?

Non sto parlando di tornare alle case a un piano o di scavare sottoterra come le talpe, nè di arrestare il progresso: ma imparare da quanto è successo e cercare soluzioni più pratiche e meno ardite , proprio no !?

tabris ha detto...

Anche questo è uno sporco complottista disinformato, profittatore e avido?

http://www.youtube.com/watch?v=CRdw1eIzDd0

Anche questo rifiuta la versione ufficiale solo per lucro? Per cosa? Per comprarsi una flebo di Dolce e Gabbana?
Prima di sputare sentenze con tanta presunzione sarebbe bene informarsi su ciò di cui si pretende di parlare.

Stepan Mussorgsky ha detto...

Non condivido.

Chi è più disinformato? specifica.

Il lavoro di Paolo e degli altri autori di undicisettembre è qui da vedere, e non mi sembra che sia un lavoro da disinformati, o di controinformazione.

Bisogna superare il proprio orgoglio a volte e ammettere di aver preso un abbaglio.Non c'è niente di male.

Perchè utilizzare una testimonianza drammatica decontestualizzandola? Non mi risulta che nessuno abbia mai detto qui che è una balla che la gente che si è respirata le twin towers è morta e sta morendo.

Ma è una balla che sotto l'aereo ci fosse un pod ad esempio, mentre non ci sono evidenze che dimostrino che le torri siano crollate per una demolizione controllata.

I sostenitori delle teorie di complotto, partendo dalla certezza fideistica e non scientifica che gli eventi dell'11/9 fossero un gigantesco complotto del governo USA, tirando a casaccio hanno detto una marea di cazzate, è provato.

E questo gioca a loro sfavore. Quanto a tattica , i complottisti zero. E questo mi fa rabbia, perchè la colpa è di chi dice la cazzata, non di chi si stufa di sentirla e ti sbugiarda. E così uno come Bush può cogliere la palla al balzo dicendo "visto quante cavolate hanno detto su di me? date quindi retta a me, e non ai miei avversari", e così succede l'Iraq...

Paolo Attivissimo ha detto...

Tabris, Usa-free mi ha preceduto egregiamente. No, non è uno sporco profittatore. E' una vittima. Vittima due volte: di un sistema pubblico che non lo assiste e dei complottisti che lo rimpinzano di fesserie.

Nessuno ha problemi a riconoscere che il crollo di tre grandi edifici ha delle conseguenze chimiche e di salute enormi. Io stesso fui fra quelli che citò il caso di Zadroga con queste parole già nell'aprile del 2006:

"Su un punto, invece, vi sarebbe stata manipolazione dei fatti: dopo il crollo del World Trade Center, l'aria fu dichiarata sicura e respirabile quando non lo era. Le torri contenevano metalli pesanti, amianto e altri materiali molto tossici, che si sono diffusi nell'enorme nube conseguente al crollo.

Le persone con problemi di salute permanenti derivanti dall'esposizione a questi materiali sarebbero almeno 15000, secondo la BBC. James Zadroga, uno dei soccorritori di Ground Zero, è morto a gennaio 2006: il coroner ha diagnosticato che la malattia respiratoria di Zadroga era "direttamente connessa" agli eventi dell'11 settembre. E' il primo referto di questo genere."

Secondo me vendere libri pieni di bugie per gabbare gente come quel soccorritore malato è ripugnante. I libri dei complottisti sono pieni di balle conclamate (la polverizzazione del cemento: ma cosa deve fare il cemento, gettato come soletta non armata di 10 cm, quando cade da 400 metri d'altezza in mezzo a una valanga di macerie? Restare intero?)

Sono sciacallaggi come quelli di Griffin, Chiesa, Mazzucco, Fetzer, Alex e Steven Jones che mi spingono ad andare avanti benché francamente questa storia mi abbia già stancato da tempo. Non sopporto vedere la gente buggerata in questo modo.

Jimbo72 ha detto...

Attivissimo

Loverman ha detto...

Ciao,volevo solo dire che l'acciaio sottoposto a calore naturalmente di una certa entità subisce quello che si chiama trattamento termico.

Henry62 ha detto...

Ciao,
vorrei che questa tua affermazione fosse più precisa: l'acciaio cambia radicalmente le proprie caratteristiche meccaniche se sottoposto a variazioni di temperatura in modalità tecnicamente testate (temperature di partenza e di arrivo, atmosfera dell'ambiente - composizione chimica - e tempo di variazione della temperatura).
In particolare, può aumentare la sua durezza (quindi fragilità) se bruscamente raffreddato (tempratura), può diminuire la sua fragilità se fatto "rinvenire" o può addirittura eliminarla del tutto se "ricotto".
Un trattamento molto comune é la cosiddetta "bonifica", cioé una tempra seguita da rinvenimento.

Nel caso di incendio, normalmente si ha il solo effetto di una ricottura, con decadimento delle caratteristiche meccaniche.

Ciao